Storie Italiane parla stamane della strage di Erba, con la revisione del processo che è stata rigettata anche ieri in Cassazione, ponendo quindi quasi la parola fine alla vicenda di Rosa e Olindo. In collegamento con il talk di Rai Uno vi era Felice Manti, giornalista che da sempre si occupa del caso della strage di Erba, e che ha commentato così gli ultimi risvolti: “E’ un verdetto che dobbiamo accettare anche se chi segue questa vicenda avrebbe preferito una sorta di var del processo per capire se queste prove, che certamente erano nuove, fossero in grado di demolire i vecchi presupposti per la condanna”.
“Io continuo a nutrire molti dubbi e anche una buona parte dell’opinione pubblica, quando vennero consegnati alla giustizia i due colpevoli senza che vi fosse in quella fase qualcuno a sostenere le loro ragioni. Se si ragiona con un po’ di logica si capisce che certe situazioni come l’assenza totale di tracce e altre incongruenze come il ricordo Frigerio lasciano dei grandi dubbi.
STRAGE DI ERBA, CASSAZIONE DICE NO A REVISIONE: MANCA LA PROVA REGINA
Felice Manti ha continuato a parlare della strage di Erba spiegando: “So che la difesa si è rivolta alla cedu per valutare se il processo è stato ingiusto. Non so quanto possa incidere ma sappiamo certamente che l’eventualmente accoglimento delle parti delle doglianze della difesa prevederebbe all’articolo 3 la revisione del processo, ma siamo nel campo estremo.
Resta l’amarezza di aver fatto un ottimo lavoro giornalista e resta l’amarezza per come è stato trattato il procuratore Tarfusser che è stato trattato come un cialtrone nell’aver chiesto la revisione del processo e che anche ieri si è detto deluso per la mancata revisione, queste sono le cose su cui bisogna ragionare al netto del fatto che le decisioni della cassazione vanno accettate”.
Evidentemente le nuove prove portate dagli avvocati di Olindo e Rosa, non erano così “nuova”, mancava una classica pistola fumante come ad esempio un video, una nuova traccia di dna, una testimonianza, che probabilmente avrebbe spinto i giudici a rivedere l’intero processo.