La Procura di Ancona ha chiesto delle pene complessive di 50 anni per i nove imputati e per la società Magic Srl, in merito alla vicenda cosiddetta “Strage di Corinaldo”, avvenuta nel 2018 presso la discoteca Lanterna Azzurra, e che provocò la morte di sei persone. Cinque minorenni e una donna di 39 anni, persero la vita poco più di 5 anni fa, durante la notte fra il 7 e l’8 dicembre del 2018, in occasione di un evento presso il locale di cui sopra e a cui avrebbe dovuto partecipare il trapper Sfera Ebbasta.
Alla luce della presenza proprio dell’artista di spicco centinaia di giovani avevano acquistato il biglietto per l’evento, ma si era creata una calca e il caos, con la conseguente morte di sei persone e vari feriti. Secondo quanto scrive SkyTg24 attraverso il proprio sito online, la procedura giudiziaria “verte sulla contestata mancanza di sicurezza nel locale e sulle procedure di rilascio della licenza per pubblico spettacolo”. Secondo Il Resto del Carlino, per l’accusa non vi erano le condizioni per far restare la Lantena Azzurra di Corinaldo aperta.
STRAGE CORINALDO, CHIESTI 50 ANNI: LA PRECEDENTE TESTIMONIANZA DI FEDEZ
Nell’occasione, presso la sala al piano terra della discoteca Lanterna Azzurra, venne spruzzato dello spray al peperoncino con l’obiettivo di creare il panico e rubare delle collane. Si verificò un vero e proprio tumulto che portò appunto alla strage. Da segnalare come la “banda dello spray”, composta da ragazzi ventenni del modenese, era già stata condannata in precedenza.
Lo scorso mese di marzo, in occasione dell’udienza del processo, aveva testimoniato anche Fedez, in quanto lo stesso si era esibito già due volte alla Lanterna Azzurra poco prima dei fatti, precisamente nel 2015 e nel 2016. Secondo l’artista la sera della strage si era verificato lo “scenario peggiore” per via del prevedibile sovraffollamento del locale: i biglietti costavano 20 euro e la capienza limitata era di 500 posti, ma molto probabilmente i ragazzi che si recarono nel locale erano molti di più.