72 anni di Festival di Sanremo, 72 anni di scandali impuniti. È questo che sostiene Striscia la Notizia, che in un servizio andato in onda ieri sera ha ripercorso tutte le macchie ‘legali’ del Festival, ovvero tutte le situazioni in cui il regolamento sarebbe dovuto essere applicato, ma non lo è stato. Si parte dal 2022, ovvero dell’edizione che comincerà proprio stasera. Qualche settimana fa, su Facebook, è comparso un video del brano “Apri tutte le porte” di Gianni Morandi. Il cantante bolognese ha per errore pubblicato uno spezzone in cui si sente proprio il brano scelto per Sanremo, scritto da Jovanotti. Il post è stato cancellato circa mezzora dopo ma migliaia di utenti lo hanno ascoltato in anteprima.
Nel video si vede il backstage del brano stesso che il cantante ha scelto per Sanremo 2022 e si sente la traccia in modo riconoscibile. Il regolamento di Sanremo prevede che i brani in gara siano inediti e obbliga alla squalifica del cantante qualora le canzoni venissero rese pubbliche prima del Festival, anche se in parte. Non è però accaduto a Gianni Morandi, che è stato “perdonato” dalla direzione artistica. Stessa cosa era successa lo scorso anno a Fedez: il rapper aveva spoilerato il brano sui social, pubblicando un video delle prove con la Michielin. Amadeus aveva deciso di tenerlo in gara. Non è comunque la prima volta.
Sanremo, 72 anni di scandali e irregolarità non sanzionate
Nella puntata di ieri sera, Striscia la Notizia ha ripercorso la storia degli scandali del Festival di Sanremo. Anni ed anni di canzoni in gara già pubblicate, vincitori già decisi (e annunciati in anticipo proprio dal tg satirico della Mediaset) e voti acquistati. Nel 1998, ad esempio, gli Avion Travel parteciparono con il brano “Dormi e sogna” tra i big: la canzone era risultata in realtà già pubblicata. Allo stesso tempo “Sul mare luccica” era già uscito nel 1996. Lo stesso Lucio Dalla, nel 2010, ammise proprio ai microfoni di Striscia di aver già cantato prima un brano in un’osteria: non si trattava dunque di una canzone inedita.
Non solo canzoni già pubblicate. Nella storia del Festival di Sanremo, tanti gli scandali che riguardano i nomi dei vincitori e la classifica finale già decise in anticipo e molto spesso anticipate proprio da Striscia. “Nel 1990 annunciammo in anteprima i primi tre classificati”, ricorda il programma. Nel 1990 sempre Striscia la Notizia svelò in anteprima il vincitore di Sanremo Giovani, Masini. Nel 1995 vinse Giorgia e nel 2003 Alexia: in entrambi i casi, Striscia lo anticipò qualche ora prima. Nel 1996 vinse Ron: anche questa volta Enzo Iacchetti lo aveva annunciato poco prima, spiegando come tra l’altro Pippo Baudo – allora conduttore -avesse partecipato alla stesura del brano. Nel caos anche Baglioni, che non avrebbe curato personalmente le selezioni. Un giornalista ha rivelato a Striscia: “Alcuni mi hanno detto che i passaggi venivano fatti non direttamente da Baglioni. Lo step precedente era la Friends and Partners, agenzia che metteva dentro i propri artisti”. Tra questi Achille Lauro, che tra l’altro nel 2019 confessò di far uso di droghe e non venne escluso, come invece avrebbe previsto il regolamento.