I Paesi del Sudamerica si sono stancati di attendere l’Ue e hanno lanciato un ultimatum sugli accordi commerciali. I colloqui, avviati vent’anni fa, sono rimasti in sospeso dal 2019 in gran parte a causa delle preoccupazioni ambientali europee. Un documento era stato infatti stilato, ma la Francia ha chiesto maggiori garanzie da questo punto di vista. Adesso, come riportato dal Financial Times, è arrivato il momento di una svolta obbligata, in un senso o nell’altro.
Il presidente del Paraguay, Santiago Peña, ha infatti dichiarato che interromperà i negoziati tra il Mercosur (composto da Brasile, Argentina, Bolivia, Uruguay e Paraguay) e l’Unione europea se le parti non raggiungeranno un accordo prima del 6 dicembre, quando il Brasile cederà al suo Paese la presidenza del blocco sudamericano. “Questa non è più una questione tecnica. È necessario prendere una decisione”, ha affermato. Le sue dichiarazioni sono apparse come una parziale smentita nei confronti di Ursula von der Leyen, la quale aveva detto a luglio che l’accordo era “a portata di mano”.
Sudamerica lancia ultimatum su accordi commerciali con Ue: c’è l’alternativa
I Paesi del Sudamerica, lanciando l’ultimatum all’Ue sugli accordi commerciali, hanno anche rivelato di avere una alternativa pronta nel caso in cui non si riuscisse a concludere. Il Mercosur infatti ha in corso delle trattative con Emirati Arabi Uniti e Singapore, che secondo quanto anticipato da Santiago Peña arriveranno alla fumata bianca entro pochi mesi.
È molto diversa la situazione con l’Europa. “O chiudiamo entro il 6 dicembre o non chiudiamo. Sono io quello che assumerà la presidenza in seguito e ho detto a Lula ‘Adesso basta’”, ha affermato il presidente del Paraguay. Gli Stati, infatti, non sembrerebbero disposti ad un compromesso per quel che concerne le garanzie richieste dalla Francia dal punto di vista ambientale in quanto le reputano una forma di protezionismo.