• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Politica » SUICIDIO ASSISTITO/ Quello pseudo-diritto alla morte che viene dal Canada (dov’è la Consulta?)

  • Politica
  • Sanità, salute e benessere
  • Esteri

SUICIDIO ASSISTITO/ Quello pseudo-diritto alla morte che viene dal Canada (dov’è la Consulta?)

Sul fine vita ci sono buoni motivi per frenare, invece che accelerare. Su fine vita e suicidio assistito il Canada è un esempio da non imitare

Paola Binetti
Pubblicato 12 Aprile 2025
Il premier canadese Mark Carney (Ansa)

Il premier canadese Mark Carney (Ansa)

È sempre più incalzante il pressing sul Senato perché approvi quanto prima la legge sul fine vita, eufemismo per non parlare esplicitamente di eutanasia. Ma la prudenza del legislatore questa volta ha motivi seriamente fondati per non cedere alla rincorsa che qualcuno vorrebbe intraprendere, sull’onda di casi drammatici e degni della massima compassione.


SUICIDIO ASSISTITO/ Tra Cappato, la Toscana e il Governo, ai malati continua a mancare una buona legge


L’allarme non viene dai movimenti pro vita, ma direttamente dall’ONU, che parla con l’eloquenza dei numeri e delle statistiche. È in atto una spirale che tende ad anticipare sempre più la morte.

In soli sei anni, il Canada è passato dal divieto totale a uno dei regimi di eutanasia più permissivi al mondo, senza mai parlare esplicitamente di eutanasia. Ovvero l’eutanasia si fa, ma non si dice. In Canada l’eutanasia è chiamata ufficialmente “assistenza medica alla morte” o MAiD. La legge sulla Medical Assistance in Dying (MAiD), approvata nel 2016, è stata progressivamente modificata per includere nuove possibilità di metter fine alla propria vita, alleggerendo continuamente le condizioni poste all’inizio.


Fine vita, Tar sospende delibera Emilia Romagna/ Castaldini: “Regione non può sostituire una legge nazionale”


L’itinerario legislativo seguito dal Canada mostra al di là di ogni ragionevole dubbio ciò che potrebbe succedere anche in Italia. Nel 2016, il Canada ha depenalizzato l’eutanasia per gli adulti consenzienti vicini alla morte. Nel 2021, una nuova legge ha aperto l’eutanasia agli adulti, indipendentemente dal fatto che fossero terminali: la Track 2. Successivamente le persone che soffrono di malattie mentali, compreso l’Alzheimer, sono diventate candidate all’eutanasia.

In soli sei anni, il Canada è passato dal divieto totale dell’eutanasia a uno dei regimi di eutanasia più permissivi al mondo. Di fatto la Track 2 rende possibile accedere alla morte anticipata a chiunque ne faccia richiesta: una morte on demand, in cui è stato messo in discussione anche il requisito del pieno e deliberato consenso.


Fine vita, scontro in Francia sul diritto alla morte assistita/ Approvato il testo sulle cure palliative


Per questo la Commissione ONU per i diritti dei disabili ha denunciato esplicitamente l’aumento delle richieste di eutanasia in Canada, soprattutto quelle dei disabili, dei malati di mente, e in molti casi delle persone più indigenti. Esiste presso l’ONU un comitato che si occupa esclusivamente dei diritti delle persone con disabilità e proprio nell’ottica della tutela dei loro diritti ha evidenziato come l’assistenza medica alla morte stia diventando uno pseudo-diritto, un diritto a morire garantito a persone a cui vengono negati ben altri diritti, per esempio quello ad un’assistenza sociosanitaria qualificata ed efficace. Non sono malati “terminali”, ma si pone termine alla loro vita proprio perché non si garantiscono altri diritti.

In effetti è più facile e più economico favorire la morte che non la vita. Quello che una volta era un crimine è diventato un approccio progressista grazie ad un’operazione di maquillage linguistico; si fa eutanasia senza parlare di eutanasia. Il caso canadese dimostra chiaramente che sulla morte medicalmente assistita non incide solo l’autonomia personale, ma ci sono spesso ragioni economiche, a livello personale ed istituzionale, esasperate da un contesto socio-familiare di solitudine e di abbandono.

È già accaduto in Olanda e in Belgio, a dimostrazione che non appena si approva una legge di tipo eutanasico, si crea una tendenza pericolosa alla crescita esponenziale del fenomeno. Nel 2023, infatti, in Canada hanno richiesto assistenza medica alla morte oltre 15mila persone e 600 di loro l’hanno ottenuta: persone morte con l’aiuto dello Stato, che invece di curarle ha preferito por fine alla loro vita.

Si tratta di persone non assistite in modo adeguato nelle diverse strutture sociosanitarie, per mancanza di risorse non solo economiche ma anche umane e relazionali. Persone sole e mal assistite: è il nuovo identikit di chi chiede “assistenza medica alla morte”.

In questa logica diventa più facile comprendere la richiesta rivolta da alcuni malati italiani alla Corte Costituzionale. Non vogliono che sia facilitato il ricorso al suicidio assistito con l’abolizione di una delle condizioni essenziali poste dalla Corte: la dipendenza da mezzi di sostegno vitale.

Ciò che sorprende invece è il silenzio della Corte, che tarda a rispondere, mentre per coerenza avrebbe dovuto rispondere rapidamente. Non a caso da eccezione ammessa solo in casi di sofferenza estrema, il suicidio assistito, a carico dello Stato, sta diventando una soluzione possibile e perfino desiderabile per persone con disabilità, per chi soffre a causa di malattie degenerative, senza escludere chi vive in un clima di esclusione sociale estrema.

Ci troviamo davanti a forme di eutanasia sociale, già denunciate da Carl-Henning Wijkmark cinquant’anni fa in un romanzo dal titolo suggestivo: La morte moderna, dove si discuteva di come affrontare costi e complessità di un sistema sanitario in crisi, proponendo una sorta di eutanasia collettiva a 70 anni. Un romanzo distopico e provocatorio che assume una rilevanza crescente con il passare degli anni.

Come deve reagire una società se le esigenze del mercato diventano l’unico metro su cui si basano non solo le scelte politiche, ma anche le valutazioni morali, e il valore della vita umana è misurato in funzione del contributo sociale? Il romanzo, ambientato in Svezia, modello di Stato sociale avanzato, pone il problema di un sistema che rischia di portare le finanze pubbliche al fallimento, per cui ridurre i costi diventa una necessità impellente in un Paese che invecchia, con una speranza di vita media in continua crescita. Come risolvere il problema del mantenimento di anziani, malati cronici e incurabili, e di tutti i soggetti deboli e improduttivi che grava sulle spalle dei membri attivi, sempre più scontenti e impoveriti dalla recessione? Semplicemente ricorrendo ad una eutanasia sociale, patrocinata dallo Stato e resa più accettabile da rituali ben congegnati.

È ciò che denuncia la Commissione per i diritti dei disabili dell’ONU, in Canada, ma anche in Olanda, in Belgio, e dovunque ci sia una legge che facilita il ricorso all’eutanasia, perché non c’è dubbio che il prezzo più alto nei momenti di crisi siano sempre le classi sociali più fragili a pagarlo. Non a caso anche Papa Francesco ha recentemente affermato: “Se uccidiamo con delle giustificazioni, finiremo per uccidere sempre di più”.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Eutanasia

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Politica

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Politica

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net