Superbonus 110 proroga 2024/ Soglia ridotta al 70%, ma con eccezioni: quali? (27 settembre 2027)
Il superbonus 110 potrebbe approvare una proroga nel 2024, ma soltanto al soddisfacimento di determinate condizioni. Nei casi più comuni però, la misura sarà annullata

Il Superbonus 110 potrebbe prevedere una proroga nel 2024, ma soltanto a certe condizioni. Il Governo Meloni infatti, ha ribadito diverse volte, il rifiuto di voler attuare una ulteriore proroga alle medesime condizioni.
L’idea è quella di abbassare gradualmente la misura che ad oggi è stata pari al 110%, a fronte di quanto accaduto (blocco del credito e innumerevoli frodi fiscali), arrivando alla migliore delle ipotesi, al 70%. Una percentuale che sarebbe piuttosto desolante per le imprese, soprattutto per quelle che hanno già avviato i lavori.
Superbonus 110 proroga 2024: le eccezioni ammesse dal Governo
Il Superbonus 110 non avrà una proroga nel 2024, o almeno non per tutti. Il Governo, ha pensato a delle eccezioni riservate a quelle imprese che in questi ultimi periodi, hanno avviato già i lavori ai richiedenti.
Per coloro che invece non hanno sostenuto spese, né iniziato i lavori, la misura edilizia si prospetta piuttosto negativa: non sarà più possibile ottenere il 110% oppure il 90%, ma soltanto fino ad un massimo del 70%.
Immaginando una impresa che abbia già avviato i lavori, proporre a quest’ultima l’abbassamento dal 110% al 90% o peggio ancora, una percentuale più bassa, per la ditta sarebbe praticamente economicamente impossibile concludere l’intervento alle medesime condizioni iniziali.
Il Governo Meloni ha stabilito di introdurre una proroga soltanto per i condomini che hanno già cominciato i lavori, a patto di rispettare una deadline ben precisa per poter fare richiesta fino al 110%: la fine del mese di marzo del 2024.
Superbonus 110 proroga 2024: le regole da definire
Visto che sul Superbonus 110 e sulla sua proroga nel 2024 il Governo non ha ancora rilasciato nulla di ufficiale, al momento possiamo basarci soltanto sulle informazioni/indiscrezioni in nostro possesso.
Nel caso specifico, le possibilità potrebbero essere quelle di basarsi sul reddito ISEE (comprovando le reali esigenze di una misura con una percentuale più alta), oppure analizzando soltanto lo stato di avanzamento dei lavori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA