Choc a Parigi dove tre giovani ragazze di 18, 19 e 21 anni sono state arrestate in quanto programmavano un attentato jihadista: i dettagli
In Francia tre ragazze sono state arrestate e incriminate lo scorso 10 ottobre, in quanto accusate di aver pianificato un attacco jihadista in quel di Parigi. Secondo quanto riferito dal quotidiano Le Parisien, avrebbero voluto colpire una sala concerti o forse un bar: fatto sta che si è rischiata una nuova strage a quasi 10 anni esatti dal Bataclan.
Le tre ragazze arrestate si sono identificate come salafite e, secondo i rapporti di sorveglianza della Direzione generale per la sicurezza interna, non uscivano mai di casa senza il niqab, pur trascorrendo comunque una vita piuttosto normale. Sorprende il fatto che fra le tre una fosse gravemente disabile, costretta a una sedia a rotelle, ma ciò non ha comunque impedito al trio di pianificare un attacco terroristico.
Giovanissime — 18, 19 e 21 anni — si erano radicalizzate ed erano quindi pronte a un attacco suicida con una cintura esplosiva in quel di Parigi. La condanna è giunta per “associazione a delinquere terroristica” dopo un’indagine giudiziaria aperta dalla Procura nazionale antiterrorismo e tutte e tre si trovano attualmente in Francia. Sono di nazionalità francese e sono state fermate tre giorni prima della condanna dalla polizia di Vierzon, Lione e Villeurbanne.
PROGRAMMAVANO ATTENTATO A PARIGI, L’ARRESTO DOPO UNA LUNGA INDAGINE
Non si è trattato comunque di un’azione lampo, visto che all’arresto le forze di polizia sono arrivate dopo una lunga indagine fatta di sorveglianza discreta e intercettazioni telefoniche: volevano quindi avere la certezza di ciò che stessero pianificando. Delle tre, ad aver attirato l’attenzione è stata in particolare B., che vantava un account TikTok da 20.000 iscritti in cui pubblicava contenuti pro-jihad, e partecipava anche a gruppi Telegram già messi sotto osservazione dalla DGSI dove si trovano fanatici dello Stato islamico, più comunemente noto come ISIS.
È stata proprio in una chat che B., nota con lo pseudonimo YCC, ha manifestato l’intenzione di compiere “un’operazione con un’altra suora”, indicando una suora di fede. Ha aggiunto che stava cercando “dell’equipaggiamento per due persone” e “qualcuno che le insegnasse come usarlo”.
PROGRAMMAVANO ATTENTATO A PARIGI, ECCO COSA VOLEVA FARE B
Il suo piano era quello di procurarsi delle armi da fuoco ma anche delle cinture esplosive per attaccare un luogo non meglio precisato di Parigi, uccidendo quante più persone possibile e diventando una martire. Le sue intenzioni erano serie, in quanto ha dichiarato di essere “pronta ad agire” non appena la sua cintura esplosiva fosse stata realizzata.
L’indagine da parte dell’antiterrorismo è stata aperta ufficialmente il 23 luglio 2025 e, dopo aver individuato B., le forze dell’ordine hanno trovato anche le “due suore”, che si sarebbero offerte volontarie per partecipare al piano mortale. “Voglio far saltare tutto laggiù, voglio rendere omaggio a Bin Laden!”, una delle frasi proferite da B. a una “suora” durante un’intercettazione telefonica: fortunatamente le forze dell’ordine hanno agito tempestivamente.
