Tania Bellinetti è morta pochi giorni fa in quel di Bologna, dopo essere caduta dal balcone del terzo piano di un appartamento in via Tolstoj. La sua morte è avvenuta un paio di settimane fa ma il suo ex compagno, Faiez Salmi, si è dato alla macchina, ricercato per istigazione al suicidio dopo che già a fine 2024 sarebbe dovuto finire in carcere per lesioni, stalking e maltrattamenti, denuncia presentata dalla stessa Tania Bellinetti.
La 47enne sembrerebbe quindi essere l’ennesima vittima di femminicidio, l’ennesimo copione che si ripete: un compagno violento, quindi i due che si separano, lui che non accetta la separazione, le violenze che proseguono fino alla morte. “Sento di dover fare qualcosa per lei”, racconta oggi Andrea Bellinetti, il fratello 33enne della vittima, intervistato nelle scorse ore dal Corriere della Sera. Vuole provare ad avviare una raccolta fondi per fare in modo che si possa lasciare un segno, che questa ennesima vittima non resti solo un numero in più e basta.
TANIA BELLINETTI, IL FRATELLO ANDREA: “VIOLENZA DI GENERE INACCETTABILE”
“La violenza di genere è inaccettabile”, aggiunge, spiegando di voler trovare un modo per fare si che la sorella sia “un po’ più vicina”, e probabilmente questo impegno nei suoi confronti e verso le altre donne potrebbe essere il modo giusto. Andrea racconta che Tania Bellinetti aveva già denunciato l’ex compagno a novembre .
“Ho sempre cercato di spronarla a chiedere aiuto”, sottolinea al Corriere della Sera, precisando di averle detto di rivolgersi ad un centro antiviolenza ma anche di cercare una casa rifugio dove poter stare al sicuro. “Ho provato a spronarla” ribadisce lui, amareggiato: “Ma forse è subentrata la paura”, un sentimento che purtroppo molte donne in queste situazioni vivono, la paura di denunciare e di vedere aumentare le violenze, di non sentirsi comunque protette.
TANIA BELLINETTI, IL FRATELLO ANDREA: “I SUOI FIGLI…”
In merito al gesto di due settimane fa Andrea Bellinetti spiega di non sapere nulla sulle indagini “Ma in cuor nostro sappiamo” cosa le sia accaduto, facendo chiaramente capire che la famiglia non crede al gesto del suicidio o che comunque quel salto nel vuoto potrebbe essere stato un gesto disperato e obbligato. Tania Bellinetti aveva dei figli che ora “stanno provando a gestire una situazione e delle emozioni complicate”, precisando che tale situazione è “più grande di noi”, essendo “una famiglia molto semplice e riservata”.
Ma Andrea vuole fare qualcosa per sua sorella ed è per questo che ha deciso di parlare. Prima di congedarsi ha voluto ricordare la sorella per meglio far comprendere chi fosse: “Era nata per aiutare gli altri e per accogliere sempre tutti”, e anche quando è diventata adulta ed è uscita di casa, ha continuato ad aiutare gli altri “ad esempio se vedeva una signora anziana con la spesa, le chiedeva se avesse bisogno di una mano”.