A Storie Italiane vi era Tathiana Garbin, l'allenatrice della nazionale italiane femminile di tennis: ecco che cosa ha raccontato
Tathiana Garbin, capitana della nazionale italiana femminile di tennis, è stata ospite di Storie Italiane “Io ho smesso di giocare a tennis nel 2011 – ha raccontato – poi mi è stata data una possibilità della federazione di abbracciare questo progetto con ragazze giovanissime che raccolgono una eredità importante da campionesse che hanno dato luce al tennis italiano e dalle potenzialità incredibili”. E ancora: “Sono ragazzi che hanno un profilo umanamente eccezionale”. Tathiana Garbin si dice convinta che “Attraverso le sconfitte impari molto più delle vittorie, serve per capire dove migliorarsi, si superano dei momenti difficili e io attraverso la mia squadra e con la mia disciplina sportiva ho imparato tanto. Attraverso l’unione si possono superare dei momenti difficili”.
Tathiana Garbin si riferisce alla malattia rara che ha avuto, la pseudomixoma peritonei, un tumore che nasce dall’appendice: “Colpisce una persona su un milione – spiega – il nostro esempio, alla luce dei momenti di difficoltà può essere aiuto alle altre persone e il mio libro è un messaggio a tutte le persone che stanno soffrendo e che stanno vivendo un momento difficile. Io ho voluto scrivere per abbassare il volume emotivo, una diagnosi così importante ti cambia la vita e le priorità”.
TATHIANA GARBIN: “LA MALATTIA E I PARALLELISMI CON IL TENNIS”
E ancora: “Ho provato a portare questa malattia nel campo da tennis e ci sono tanti parallelismi con il tennis e lo sport, devi trovare la forza nonostante le difficoltà”. Una storia quindi di successo ma anche drammatica quella di Tathiana Garbin che ha saputo trovare la forza di risorgere grazie al tennis, alle persone più care e a lei vicine, superando quindi questi momenti di difficoltà.
L’ex tennista ha subito due operazioni negli scorsi anni e oggi sembrerebbe stare meglio anche se ovviamente ciò che si ha subito non si può dimenticare se di tale gravità. Ha voluto raccontare la sua storia in un libro al momento nelle librerie, che per lei, come detto sopra, è stato anche terapeutico.
TATHIANA GARBIN: “LA MALATTIA E I PARALLELISMI CON IL TENNIS”
In una intervista con il Corriere della Sera Tathiana Garbin aveva meglio approfondito il suo calvario, raccontando che quando le era stato diagnosticato il tumore all’appendice era comunque pronta, sia fisicamente ma anche e soprattutto mentalmente, ed ha quindi deciso di impegnarsi con tutte le sue forze per sconfiggere quel male, (fortunatamente curabile) e tornare in campo e alla fine ha vinto la sua battaglia.
Due anni fa l’ex tennista ricordò come fosse “fondamentale” dare l’esempio (discorso ribadito oggi a Storie Italiane), aggiungendo dei dettagli in merito all’intervento, come ad esempio il fatto che le avessero asportato la milza, e anche per questo non è dotata di tutti quegli anticorpi che una persona normale ha. Ma come si manifestò inizialmente il tumore? Con un semplice mal di pancia “durante gli Us Open”, raccontava ancora, che inizialmente non l’aveva fatta preoccupare dopo di che, una volta rientrata in Italia, tutti gli esami approfonditi avevano appunto portato al rarissimo tumore.