Cosa si sono detti Zelensky e Papa Leone XIV nella prima telefonata dopo l'elezione: l'invito a Kiev, la pace "disarmata" e il sostegno al popolo
IL VATICANO CONFERMA LA PRIMA TELEFONATA TRA IL PONTEFICE E IL PRESIDENTE UCRAINO
Prima un post social del Presidente ucraino, poi la conferma della stessa Sala Stampa in Vaticano: nelle scorse ore c’è stata la prima telefonata tra Zelensky e Papa Leone XIV, quasi a confermare come le tante parole (e richiami) di pace in questi primi discorsi da Pontefice siano ampiamente concreti. Mentre il mondo inizia a prendere confidenza con il concetto chiave della pace disarmata e disarmante, in quanto proviene da Dio, il nuovo Papa ha voluto dialogare con il Presidente dell’Ucraina l’indomani dell’importante appello fatto durante il primo Regina Coeli in Piazza San Pietro.
«Molto calorosa e di grande spessore», così Zelensky definisce la prima telefonata avuta con Papa Leone XIV, dopo averlo ringraziato per la vicinanza e sia sostegno al popolo funestato dalla guerra d’altre 3 anni contro la Russia. Ad aver acceso particolarmente il leader di Kiev è stato il riferimento di Papa Prevost nel suo discorso domenicale sulla necessità di una “pace giusta e duratura” per l’Ucraina, così come l’invito ulteriore al rilascio di ogni prigioniero.
Nel suo discorso successivo alla recita del Regina Coeli, il Papa ha ricordato le sofferenze dell’amato popolo ucraino, chiedendo la pace autentica e la liberazione dei prigionieri, compresi i bimbi che «possano tornare alle proprie famiglie». È poi oggi lo stesso Presidente ucraino a richiedere un ulteriore aiuto del Vaticano per riportare alle famiglie i bambini ancora in territorio russo, come già nel recente passato una proficua missione del Segretario di Stato Parolin.
DOPO LE PAROLE DI LEONE XIV SULLA PACE “DISARMATA” ZELENSKY INVITA PREVOST IN UCRAINA
È stato soprattuto quel tonante «mai più la guerra!» di Papa Leone XIV al Regina Coeli che ha impressionato, tanto in Ucraina quanto nel resto delle nazioni in conflitto da tempo. La telefonata di oggi del Presidente Zelensky con il Santo Padre Prevost è stata l’occasione di approfondire lo stato del conflitto attuale, con gli accordi siglati tra Kiev e i partner UE e l’imminente possibile incontro tra il Governo ucraino e il Presidente russo Putin per provare a metter sul tavolo la proposta americana degli inviati di Trump.
Come ha spiegato ancora Zelensky al Papa, Kiev chiede un cessate il fuoco completo per almeno 30 giorni con disponibilità però a negoziati immediati di qualunque formato, specie i «colloqui diretti» in Turchia tra i due leader: «L’Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per riuscirci. Ora attendiamo passi analoghi dalla Russia».
Al termine della telefonata è stato Zelensky ad invitare direttamente in Ucraina Papa Leone XIV, sottolineando come la visita apostolica porterebbe una vera speranza «a tutto il nostro popolo e ai credenti». Già negli scorsi anni il Presidente aveva rinnovato l’invito a Papa Francesco il quale aveva però sempre sottolineato l’intento di visitare Mosca e Kiev come unica tappa e missione di pace.
I due hanno stabilito di riconnettersi al più presto per organizzare un incontro di persona, che sia a Kiev o in Vaticano al momento non è stato stabilito. La Santa Sede conferma l’intera telefonata (anche se non rivela più contenuti di quelli mostrati da Zelensky, ndr) dando così seguito alle parole di una “pace disarmata e disarmante” giunti sia ieri in Piazza San Pietro che stamattina nella prima udienza con il mondo della comunicazione in Vaticano.
I spoke with Pope Leo XIV. It was our first conversation, but already a very warm and truly substantive one.
I thanked His Holiness for his support of Ukraine and all our people. We deeply value his words about the need to achieve a just and lasting peace for our country and the… pic.twitter.com/4ocbA7jnMK
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 12, 2025