E se anche la temperatura contribuisse alla determinazione del sesso di un bambino così come ad esempio accade in molti pesci e rettili? Se lo è domandato Live Science in un articolo che parte proprio da quanto accaduto nel 1966 quando una zoologa francese scoprì che il sesso di una razza di lucertole poteva essere influenzato dal caldo o dal freddo. Madeline Charnier scoprì infatti che le uova incubate a temperature più basse erano femminili mentre a temperature più elevate erano maschili. Basandosi sullo stesso principio gli scienziati hanno notato come anche in altri specie animali, come ad esempio la tartaruga marina verde hawaiana, la determinazione del sesso dipende dalle temperature, così come nell’alligatore americano. Secondo la biologa Karla Moeller dell’Arizona State University, una causa della determinazione del sesso in base alla temperatura dipende da un enzima noto come aromatasi che può convertire gli ormoni sessuali maschili in ormoni sessuali femminili.
Non è ancora chiaro come mai il sesso dei cuccioli di tartarughe, coccodrilli, pesci e alcune lucertole dipenda dalla temperatura e su questo aspetto si sono diffuse molte teorie. “La nostra ipotesi migliore è che la determinazione sessuale dipendente dalla temperatura abbia avuto origine perché i rettili non hanno cure parentali e le uova sono in stretta interazione con l’ambiente”, ha commentato il biologo Diego Cortez. A suo dire, le alte temperature di incubazione accelerano lo sviluppo degli embrioni, di conseguenza le uova si schiuderanno prima. Visto che nei rettili la schiusa è legata alla stagione delle piogge, il cucciolo potrà godere di più cibo, crescere velocemente e avere maggiore possibilità di sopravvivere. Questa idea è nota come ipotesi sopravvivenza-maturità. Secondo un’altra tesi, la determinazione del sesso dipendente dalla temperatura potrebbe permettere alle madri di controllare il sesso della propria prole, come accade tra gli alligatori.
TEMPERATURA DETERMINA SESSO DI UN BAMBINO? LE IPOTESI
La determinazione del sesso in base alla temperatura è stata osservata soprattutto in specie ovipare ma cosa accade nell’uomo? Secondo Cortez “la determinazione sessuale dipendente dalla temperatura negli esseri umani non è molto probabile perché sarebbe necessario, come minimo, due diverse temperature corporee – una che innescherebbe lo sviluppo femminile e una che innescherebbe lo sviluppo maschile”. Il corpo umano, invece, è sempre ad una temperatura media di 37 gradi. Ciò, secondo lo scienziato, sarebbe possibile solo se le donne potessero in qualche modo sperimentare diverse temperature corporee. Lo stesso Cortez ha notato che alcune proteine che aiutano a regolare i ritmi circadiani negli esseri umani – i nostri orologi interni -, ovvero le CLK chinasi, sono anche legate alla determinazione del sesso in base alle temperature nei rettili. Affinché ciò possa verificarsi anche nell’uomo, secondo Graves dovremmo diventare “poikilotherms”, ovvero incapaci di controllare la nostra temperatura corporea come accade nella talpa ratto, o solo se deponessimo le uova come un ornitorinco. Inoltre, se fosse la temperatura a determinare il sesso del nascituro, la conseguenza più importante e banale sarebbe da parte dei genitori la scelta del sesso dei propri figli.
Un grande rischio a quel punto potrebbe però essere lo squilibrio tra i sessi in una società. Cortez in merito ha commentato: “A molti umani piace decidere il sesso dei loro figli. Purtroppo, in molti luoghi di questo pianeta, il sesso preferito sarebbe maschio. Quindi, se gli esseri umani potessero decidere il sesso della loro prole usando una tecnica non complicata, come cambiare la temperatura corporea durante una settimana specifica durante la gravidanza – la temperatura di incubazione dovrebbe essere cambiata solo durante la settimana in cui viene determinato il sesso – sono sicuro che questo creerebbe molte società formate da uomini”. Ma questo porterebbe a dei problemi anche legati ad un aumento della violenza e del conflitto sessuale quindi “una società meno armoniosa”.