Due sciami sismici per un totale di 24 scosse: torna la paura nella zona rossa per le numerose scosse di terremoto Campi Flegrei
Sono state ben 24 le scosse di terremoto Campi Flegrei che sono state registrate nella giornata di ieri. Dopo lo sciame sismico mattutino, con il picco di magnitudo 3.2 gradi sulla scala Richter, nel corso della giornata le “macchine” hanno registrato altri eventi, fra cui uno di magnitudo 2.8 gradi sulla scala Richter localizzato alle ore 18:59. Nel dettaglio, su tutti gli eventi comunicati dai sismografi, abbiamo avuto 5 scosse di terremoto Campi Flegrei di magnitudo pari o uguale a 2.0 gradi sulla scala Richter, 4 invece pari o uguale a magnitudo di 1.0 gradi, quindi una superiore alla magnitudo 3.0 e tutte ler altre al di sotto degli 1.0 gradi sulla scala Richter.
Una giornata quindi particolarmente intensa quella di ieri e lo si capisce chiaramente dalle centinaia di persone che si sono riversate sui social, in particolare sull’attivissima pagina Facebook, Quelli della zona rossa Campi Flegrei, in cui moltissimi hanno appunto avvertito i vari eventi, in particolare i due più forti, quello delle ore 6:39 e quello delle ore 18:59, quasi dodici ore di sciame sismico che ha creato anche qualche piccolo danno sul territorio. Come riferisce Repubblica attraverso il proprio sito web, nella zona di Pompei, sito archeologico fra i più visitati al mondo, è avvenuto il cedimento di un muro e di una volta.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, COSA E’ SUCCESSO A POMPEI
Il crollo si è verificato ieri mattina, quindi poco dopo la scossa di terremoto Campi Flegrei di magnitudo 3.2 gradi sulla scala Richter, ed ha visto in particolare il danneggiamento dell’insola Meridionalis, struttura che tra l’altro, come ricorda sempre Repubblica, era già stata danneggiata 45 anni fa, in occasione del sisma del 1980. In quell’occasione gli archeologi erano intervenuti puntellandola, ed era ancora in fase di restauro, prima di essere colpita da un nuovo danneggiamento. In ogni caso non si sono verificati dei danni alle persone e/o alle cose, ed inoltre gli eventi sismici di ieri non hanno danneggiato degli affreschi o dei reperti mobili.
Gabriel Zuchtriegel, il direttore dello stesso sito archeologico, ha ricordato come Pompei sia un’area molto fragili, e di aver effettuato tutti i controlli del caso per accertarsi che non si sono verificati ulteriori danni oltre a quelli appena descritti. Le attività di monitoraggio, da qualche tempo a questa parte, avvengono anche in maniera digitale, e tramite un “software” è possibile meglio individuare le criticità di un’area che ricordiamo, ospita ben 13mila ambienti, quindi vastissima.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, I DANNI SULLA VIA ANTINIANA
Un altro danneggiamento si è verificato lungo via Antiniana, una strada piuttosto trafficata che collega Napoli e la zona dei Campi Flegrei, che nella serata di ieri ha subito un vero e proprio cedimento, come riferisce Fanpage. Nonostante sia stata rifatta da poco lo zolfo che fuoriesce dalle fumarole della caldera, nonché le alte temperature che si vengono a creare in primavera ed estate, avrebbero danneggiato il manto stradale, obbligando l’intervento dei tecnici.
E sulle numerose scosse di terremoto Campi Flegrei di ieri è intervenuto anche Della Ragione, il sindaco di Bacoli, che ha spiegato che sono stati attivati come da prassi i controlli delle scuole e degli edifici pubblici, aggiungendo che la popolazione ha reagito “con maturità e consapevolezza”, ormai abituata a scosse ogni giorno. Il primo cittadino ha inoltre ricordato come l’attenzione sulla zona dei Campi Flegrei stia continuando e sia continuata anche negli scorsi giorni, in fase di “calma apparente”. Infine le parole di Mauro Di Vito, il direttore dell’osservatorio vesuviano, che sempre a Fanpage ha commentato gli ultimi eventi sismici, in particolare quello delle ore 6:39 con una magnitudo di 3.2 gradi, avvenuto a Fuorigrotta: “Nulla di anomalo – precisa – sono rari in quella zona ma comunque avvengono, nessuna anomalia”, ribadisce e conclude.