Continuano le scosse di terremoto Campi Flegrei e nelle ultime 24 ore si sono registrate altri 30 movimenti fra cui quello massimo di magnitudo 3.1 gradi sulla scala Richter localizzato alle ore 14:23 di ieri pomeriggio, mercoledì 14 maggio 2025. Subito dopo è stata segnalata una scossa di magnitudo 2.5 gradi, quindi un’altra di 1.3 alle ore 14:24 e infine una di 1.0 alle ore 14:35. Queste sono state le tre scosse principali delle 30 in totale segnalate tramite comunicato ufficiale del sindaco di Pozzuoli, in cui viene fatto sapere che la minima magnitudo è stata di 0.3 gradi, fino ad arrivare alla massima di 3.1.
Si tratta del secondo sciame sismico nel giro di poche ore, tenendo conto che è susseguito quello che era avvenuto il giorno prima, martedì 13 maggio 2025, con la scossa di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter, la seconda più importante degli ultimi 40 anni dopo quella del 13 marzo scorso di magnitudo 4.6 gradi. Per analizzare tale situazione il quotidiano Il Mattino ha parlato con Fabio Florindo, presidente dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha fatto sapere che in questo momento la preoccupazione maggiore riguarda “l’evoluzione della sismicità”, nonché la risposta del territorio urbano, soprattutto quella delle zone dove la popolazione è particolarmente concentrata, come ad esempio in quel di Pozzuoli, il classico epicentro delle scosse di terremoto Campi Flegrei.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, FLORINDO: “LE INFRASTRUTTURE…”
Secondo il professor Florindo, anche se la magnitudo resta “moderata”, queste frequenti scosse possono comunque “compromettere la sicurezza delle infrastrutture” e soprattutto dare vita ad una percezione di allarme costante della popolazione, sensazione quest’ultima che si ritrova pienamente nelle varie interviste dei residenti ma anche visionando i vari gruppi social dove le persone esprimono costantemente il proprio stato di agitazione e tensione. Per il numero uno dell’Ingv sono probabili in futuro delle “esplosioni freatiche”, parlando di una “ipotesi reale”.
Il professore ha ricordato che l’area di Pisciarelli è una “zona ad alto rischio” proprio per questi eventi visto che c’è una intensa attività idrotermale, così come quella della Solfatara. Si tratta di esplosioni che possono “causare danni localizzati e improvvisi”. In merito alla suddetta scossa di terremoto di magnitudo 4.4 gradi, il professor Florindo si dice convinto che non sia stata legata ad un’accelerazione improvvisa del fenomeno del bradisismo, ovvero, il sollevamento del suolo, quanto a delle microfratture della crosta terrestre causa pressione, che possono dare origine all’improvviso a questi eventi energetici.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, FLORINDO E GLI SCENARI FUTURI
Ma è possibile prevedere degli scenari, alla luce dei numerosi sismi di questo 2025? Florindo a riguardo precisa che si osserva una “persistente deformazione del suolo”, e in merito al futuro prossimo si potrebbe verificare un continuo del fenomeno del bradisismo con tutti gli eventi accompagnati, fino ad una possibile “fase eruttiva”, aggiungendo che “non si può escludere nulla”, anche se al momento, ci tiene a precisare, “non ci sono segnali di una eruzione imminente”, anche se il rischio rimane alto e va gestito di conseguenza.
Il numero uno dell’Ingv si è quindi rivolto ai cittadini della zona rossa, che hanno bisogno di rassicurazioni, e a riguardo lo stesso ha chiesto “serenità” ma nel contempo anche “preparazione e attenzione”, ricordarsi in particolare di informarsi solamente da fonti ufficiali, come ad esempio l’Ingv stesso ma anche la protezione civile, evitando il diffondersi di notizie non verificate che potrebbero verificare il panico. Florindo ha inoltre invitato la popolazione a partecipare alle esercitazioni ma anche ad avere un comportamento responsabile a informarsi sui piani di emergenza, ricordando che oggi come oggi, nella situazione che si sta vivendo cause scosse di terremoto Campi Flegrei, “prevenzione e conoscenza sono gli strumenti più efficaci”.