Il bollettino settimanale sulle scosse di terremoto Campi Flegrei, tutti gli eventi sismici degli scorsi sette giorni e il punto di Di Vito
E’ giunto il momento di scoprire il consueto bollettino riguardante le scosse di terremoto Campi Flegrei, il report con tutti i dettagli inerente il periodo 12-18 maggio 2025. Nelle scorse ore l’Osservatorio Vesuviano l’ha pubblicato sul proprio sito sottolineando, come prevedibile, il forte aumento del numero dei terremoti. Si è infatti passati dai 46 della settimana precedente ai 151 della settimana scorsa. Un incremento che è stato accompagnato da una crescita della magnitudo e nel contempo degli sciami sismici.
Si è infatti verificata il 13 maggio scorso la famosa scossa di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter, la seconda più importante per quanto riguarda le scosse di terremoto Campi Flegrei, pari a quella del 20 maggio 2024 (sempre di magnitudo 4.4) e leggermente inferiore a quella del 13 marzo, che era stata invece di magnitudo 4.6 gradi sulla scala Richter. Si segnalano inoltre due sciami sismici, il primo di 61 scosse, sempre del 13 maggio contenente il famoso evento di M 4.4 e il secondo di altre 31 scosse, precisamente il giorno successivo, il 14 maggio, e con un picco massimo di magnitudo 3.5 gradi.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL PUNTO SUL BRADISISMO
Una fase quindi particolarmente turbolenta quella vissuta dai residenti della zona rossa, tenendo conto che si sono anche verificati degli sfollati, coloro la cui casa è stata ritenuta inagibile dopo i controlli di rito. In merito alla questione del bradisismo, attualmente il dato medio è pari a 1,5 centimetri al mese, con un sollevamento registrato presso il Rione Terra pari a 27,5 centimetri contro i 27 della precedente rilevazione. In ogni caso i numeri parlano di una diminuzione rispetto al periodo di febbraio e marzo, quando il bradisismo aveva raggiunto un picco di tre centimetri al mese, poi in diminuzione dallo scorso mese di aprile.
Rispetto al mese di novembre del 2005, quando è iniziata questa lunghissima crisi bradisismica, il sollevamento è stato pari a 145,5 centimetri, mentre se si tiene conto solo del periodo gennaio 2011-maggio 2025, si scende a 141,5. Infine i valori riguardanti la geochimica, che hanno evidenziato una “lieve diminuzione”, si legge ancora sul bollettino scosse di terremoto Campi Flegrei, dei flussi di anidride carbonica emessi, con una temperature di 97 gradi, superiore a quella del fluido fumarolico.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE PAROLE DI DI VITO ALLA CAMERA
Da segnalare che nella giornata di ieri ha parlato il direttore dell’osservatorio vesuviano, Mauro Di vIto, audito alla Camera che proprio a proposito della geochimica ha segnalato dei dati “in incremento”, sottolineando come la dinamica attuale sia “molto intensa”, e che continuerà con incrementi visibili, così come avvenuto negli ultimi due anni. Di Vito si è detto certo che il problema principale attuale è che “continuerà il disagio sulla popolazione locale nonché sui territori”, non escludendo delle evoluzione e assicurando sul fatto che la “sisimicità continuerà”. Del resto, ricorda, la caldera dei Campi Flegrei “è molto attiva” e lo dimostra anche nel fenomeno del bradisismo, così come dimostrato dai dati di cui sopra.
Di Vito ha ricordato che dal 2005 il sollevamento è stato di circa un metro e 50 centimetri nell’area del Rione Terra, “con una media di un centimetro e mezzo ogni mese”. In merito alla magnitudo, ha ricordato il picco massimo di M 4.6 del 13 marzo scorso, sottolineando che la “profondità relativamente superficiale”, può avere degli effetti “molto significativi” sul territorio, ampliando (aggiungiamo noi), l’effetto soprattutto sulla popolazione, che tende ad avvertire scosse anche molto leggere ma molto superficiali. Infine il direttore dell’osservatorio vesuviano si è soffermato sulle emissioni di CO2 precisando che vengono emesse circa 5mila tonnellate al giorno nella zona Pisciarelli-Solfatara con la presenza anche di emissioni in mare e concludendo che “gli accumuli di anidride carbonica possono essere molto pericolosi”.