Mauro Di Vito, direttore dell’osservatorio vesuviano dell’Ingv, è tornato a fare il punto sulla situazione delle scosse di terremoto Campi Flegrei, fra bradisismo e nuovi possibili movimenti tellurici. In occasione di un incontro avvenuto in quel di Pozzuoli, Di Vito ha fatto sapere che allo stato attuale il suolo si sta sollevando ai Campi Flegrei di circa due centimetri al mese, e anche se la deformazione sta avanzando ad una velocità leggermente più bassa rispetto a qualche settimana fa, soprattutto ai mesi di febbraio e marzo, “non è comunque un valore basso”, specifica lo stesso esperto.
Di Vito ha fatto inoltre sapere che c’è un flusso di gas “Molto elevato”, e ciò conferma il fatto che il processo sta continuando anche se in maniera leggermente rallentata. Ecco perchè non si può parlare di calma ne di tranquillità: “Avremo altri terremoti”, precisa lo stesso Di Vito, ricordando che purtroppo le persone che vivono in quella zona dell’Italia dovranno convivere con questo fenomeno. “Le scosse bradisismiche continueranno”, con tutto ciò che ne consegue. All’incontro era presente anche Luigi Manzoni, il primo cittadino di Pozzuoli, che ha invitato le autorità ad una maggiore integrazione di denaro, spiegando che i soldi stanziati attualmente “sono insufficienti”, diminuendo inoltre i tempi di attesa.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, SINDACO POZZUOLI: “SERVONO RISPOSTE ADEGUATE”
Un altro tema molto caldo che si è trattato in occasione dell’incontro è stato quello degli sfollati, con riferimento alle numerose famiglie che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni sia durante la recente scossa di magnitudo 4.,6 gradi sulla scala Richter, ma anche durante quella di 4.4 del 20 maggio del 2024. “Servono risposte adeguate”, ha precisato Manzoni riferendosi proprio a coloro che sono fuori casa e che vogliono “vivere in sicurezza”, senza dimenticarsi dell’economia locale. A riguardo “c’è bisogno di una mano dello stato”, ricordando che il Comune sta già lavorando a livello locale, con ad esempio l’esenzione della Tari “Ma non basta”.
Fulvio Maria Soccodato, il commissario nominato dal governo Meloni per l’emergenza legata alle scosse di terremoto Campi Flegrei, ha ricordato che attualmente gli interventi previsti hanno un valore di circa 210 milioni di euro, a cominciare da 21 scuole della zona Rossa, la parte più cospicua del finanziamento (ben 136 milioni di euro), con i cantieri che scatteranno da giugno, da quando terminerà l’anno scolastico. Quattro cantieri sono comunque già aperti, e riguardano quegli interventi che necessitano di una certa celerità. Interventi in corso anche presso il porto di Pozzuoli, da tempo oggetto di problematiche dovute al bradisismo, e al sollevamento della banchina per lo scarico e il carico delle merce, che ha dato vita a non poche difficoltà. A riguardo verrà ultimata la banchina galleggiante già il prossimo mese di maggio, garantendo quindi una maggiore sicurezza per lo sbarco dei traghetti.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LE PAROLE DI CICILIANO
Infine gli interventi sulle vie di fuga, come lo svincolo di via Campania, che risulta essere “fondamentale per accedere a Pozzuoli”, ha precisato ancora il Commissario nonché alla tangenziale che invece è considerata la principale via di fuga in caso di allontanamento. Infine le parole di Fabio Ciciliano, il numero della Protezione Civile, che ha ricordato che ben 270mila strutture operative e 40 mezzi della Protezione sono attivi nella zona delle scosse di terremoto Campi Flegrei, specificando che “lo stato di mobilitazione esiste ed è pronto a reagire”.
In merito agli sfollati, tenendo conto che il prossimo 30 aprile le famiglie saranno costrette a lasciare gli alberghi dove sono alloggiati, “Il CAS è la soluzione migliore” per permettere a queste famiglie che hanno abbandonato le proprie case in condizioni normali. Polemica da parte di Antonio Caso, esponente del Movimento 5 Stelle, da sempre critico verso il governo: “Anche oggi nessun rappresentante dell’esecutivo era presente”.