Dopo la pubblicazione del report settimanale nella giornata di ieri è giunto anche il bollettino mensile inerente le scosse di terremoto Campi Flegrei, tutti i dati raccolti dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in merito agli eventi sismici che sono stati segnalati nel corso del mese da poco passato, aprile 2025. Dopo un inizio di 2025 decisamente turbolento per i cittadini dei Campi Flegrei, culminato con i continui sciami sismici del mese di febbraio ma soprattutto con la devastante scossa di terremoto del 13 marzo scorso di magnitudo 4.6 gradi sulla scala Richter, la situazione si è decisamente tranquillizzata nella zona rossa, con gli eventi sismici che sono piano-piano diminuiti e nel contempo si è ridotta in maniera importante la magnitudo.
In netta diminuzione anche il fenomeno del bradisismo, il sollevamento del suolo, tutte condizioni che non possono che essere considerate positive. Ma vediamo il nuovo bollettino che segnala in totale 476 terremoto nel corso del mese di aprile per una media di circa 16 scosse ogni giorno, ma con una magnitudo massima che è stata inferiore ai 3.0 gradi sulla scala Richter, precisamente 2.9. Del totale degli eventi sismici, 380 si sono concentrati nella zona di Pozzuoli e Bagnoli, il classico epicentro delle scosse di terremoto Campi Flegrei, mentre l’ipocentro, la profondità dei movimenti tellurici, è stato come al solito decisamente superficiale, con una media di tre chilometri sotto il livello del mare, per un massimo di nove chilometri.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LA SITUAZIONE DEL BRADISISMO
La tendenza delle scosse, come detto sopra, è in diminuzione, tenendo conto che a marzo il totale dei sismi è stato di ben 659, quindi quasi 200 in più, ma soprattutto è cambiata la magnitudo, visto che il movimento più importante è stato il sopracitato di 4.6 gradi sulla scala Richter. Molto interessanti anche i dati riguardanti la deformazione del suolo, che da agosto 2024 fino a febbraio 2025 ha registrato una media di circa un centimetro al mese, per poi subire una impennata a causa dei continui sciami sismici, portandosi quindi ad una media di tre centimetri al mese fra il 15 e il 19 febbraio.
Dall’inizio del mese di marzo il dato è nuovamente sceso ed ora si sta assestando attorno agli 1,5 centimetri di sollevamento del suolo ogni 30 giorni circa. Dal mese di gennaio 2024 il suolo si è sollevato di 27 centimetri, mentre dal novembre del 2005 il sollevamento è stato di 145 centimetri, contro i 143 che erano stati comunicati dall’Ingv a marzo 2025.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL BOLLETTINO: TOMOGRAFIA E GEOCHIMICA
Per quanto riguarda la tomografia, quindi le temperature registrare nella zona flegrea, in questo caso l’Ingv comunica un “sensibile aumento” nella prima parte di aprile, dopo di che le colonnine si sono stabilizzate ma su dei valori superiori di circa 10 gradi a quelle registrate nel mese di precedente, al di fuori dell’area di Agnano e Antiniana dove invece i valori sono in diminuzione. In ogni caso l’Istituto non esprime preoccupazione su tale situazione, parlando di “andamenti piuttosto stabili”. Infine i dati riguardanti la geochimica e anche in questo caso non sono stati registrati segnali di allarme, visto che tutti i numeri confermano il trend degli ultimi anni in quanto a pressione e temperature del sistema idrotermale che si trova nella caldera.
I dati riguardanti la diffusione della CO2, l’anidride carbonica, sono infine pari a quelli del mese di marzo, con un dato di circa 5000 t/d. Si chiude così il bollettino mensile di aprile 2025 riguardante le scosse di terremoto Campi Flegrei con una situazione di calma, come detto in apertura, sperando ovviamente che non sia la classica quiete prima della tempesta: al momento nessun evento problematico è comunque all’orizzonte secondo gli esperti.