Dopo le ultime scosse di terremoto Campi Flegrei la Protezione Civile ha chiesto alla popolazione di controllare anche le case abusive
Dopo le nuovamente violente scosse di terremoto Campi Flegrei degli ultimi giorni, che hanno riacceso la sempre latente paura nei tantissimi residenti che vivono sopra al più grande vulcano d’Europa – e che fortunatamente non hanno causato danni evidenti alle abitazioni o alle infrastrutture pubbliche – si è riacceso il dibattito sugli abusi edilizi nell’area flegrea, con la Protezione civile che è da mesi impegnata a mappare le abitazioni critiche per intervenire prima che la paura e i dubbi si trasformino in tragedia: attualmente, dopo le recenti scosse di terremoto Campi Flegrei – ha spiegato ieri il prefetto Michele di Bari – sono complessivamente 83 le persone sgomberate per il rischio di cedimenti strutturali.
Facendo un passetto indietro, è bene ricordare che attualmente i controlli sulle abitazioni a rischio per il terremoto Campi Flegrei si sono concentrati soprattutto su quegli edifici più antichi, mai ristrutturati e non omologati alle normative antisismiche: i dati ufficiali non sono ancora disponibili, dato che le verifiche risultano essere ancora in corso, incentrate soprattutto sui 15 mila edifici che rientrano nella cosiddetta “zona rossa”; mentre ancor più incerto è il dato relativo alle case abusive, con i residenti che le occupano che starebbero opponendo una ferma resistenza ai controlli da parte della Protezione civile.
L’appello della Protezione civile per il terremoto Campi Flegrei: “Dobbiamo controllare anche le case abusive”
A sollevare il tema dell’abusivismo dopo il terremoto Campi Flegrei è stato il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che dopo la riunione di ieri con il Centro di coordinamento dei soccorsi si è appellato ai cittadini flegrei, chiedendo che “aprano le loro case, anche quelle abusive, per farle controllare”: il tema è importante, perché l’alternativa potrebbe essere quella di trovarci tra qualche settimana, mese o anno a “contare i morti” dovuti – più che all’incuria dei controlli – alla volontà dei cittadini di evitare multe per l’abusivismo.
Dal canto suo, il sindaco di Pozzuoli – tra le aree più a rischio per un violento terremoto Campi Flegrei – Luigi Manzoni, sulle pagine del Mattino, ha promesso che “sul tema della lotta all’abusivismo edilizio e alla tutela del nostro territorio non faremo sconti a nessuno”: i prossimi passi – almeno dal punto di vista comunale – saranno quelli di mettere in campo “azioni per migliorare la viabilità, potenziare le vie di fuga e realizzare hub (…) e servizi per i cittadini”, ma ognuno deve fare la sua parte, con i cittadini che devono permettere di mettere in sicurezza le abitazioni.