Terremoto Campi Flegrei, dopo l’ultima forte scossa della scorsa notte che ha riacceso la paura, interviene il vulcanologo Giuseppe De Natale, dirigente dell’Ingv, che studiando il fenomeno che si sta verificando afferma che l’allerta deve restare elevata perché c’è la possibilità che si verifichino altri eventi sismici, di magnitudo ancora maggiore. Intervistato dal Corriere della Sera, il professore ha infatti spiegato che questo tipo di movimenti, collegati direttamente al sollevamento del suolo, sono differenti da quelli tettonici e per questo motivo possono essere prevedibili, se viene attentamente analizzata la velocità, che dal 15 febbraio in poi è triplicata.
La preoccupazione generale quindi, deve essere non solo giustificata ma anche non sottovalutata, cercando di intervenire per prevenire le conseguenze più gravi che potrebbero derivare da un sisma più potente ed energico in grado di provocare ancora più danni. Anche perché, sottolinea: “Queste dinamiche possono durare per molto, potenzialmente anche decine di anni“, e proprio per questo non è più possibile esporre la popolazione a questo tipo di rischi.
Terremoto Campi Flegrei, De Natale (INGV): “Ci saranno altre forti scosse, occorre valutare resistenza edifici”
Il vulcanologo Giuseppe De Natale, analizzando la situazione sismica in atto ai Campi Flegrei, afferma che c’è la possibilità di nuove forti scosse di terremoto, e che per questo bisogna compiere azioni che proteggano la popolazione dai rischi. In particolare, come dichiara al Corriere della Sera, servirebbero evacuazioni mirate, con un piano specifico che possa garantire il tempo necessario per verificare l‘effettiva resistenza degli edifici.
Questo specialmente nelle zone che più sono interessate dal fenomeno, perché è necessario tutelarsi dai sismi di maggiore magnitudo, che potrebbero arrivare anche al grado 5. “Ho già inviato alle autorità una proposta, che prevede la disposizione differenziata per zone“, in particolare: Solfatara, Agnano e Pisciarelli nel raggio di uno o due chilometri, dice concludendo: “Abbiamo perso troppo tempo, bisogna agire e muoversi rapidamente, già ieri abbiamo sfiorato la tragedia, non sottovalutiamo il trend che ci dice che arriveranno altri terremoti, anche molto forti“.