Il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo è intervenuto nelle scorse ore in merito alle scosse di terremoto Campi Flegrei che negli ultimi giorni sono tornate a farsi sentire in maniera importante, a cominciare dalla scossa di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter di 72 ore fa. Parlando ai microfoni di Pozzuoli News 24 l’esperto ha spiegato che è impossibile fare previsioni, tenendo conto che il bradisismo si impenna e poi rallenta, e improvvisamente si verificano delle crisi sismiche, un po’ come appunto accaduto in questi giorni, quando l’evento di cui sopra è arrivato quasi dal nulla.
Anche alla luce di questi eventi imprevedibili il vulcanologo consiglia di aumentare il livello di allerta, che al momento si trova al primo dei tre previsti dalla legge: “Dovremmo passare al secondo livello”, che è lo stato di emergenza. In questo caso si potrebbero verificare degli interventi con l’obiettivo di allontanare in maniera temporanea la popolazione dalla zona rossa, aggiungendo che “l’escalation potrebbe arrivare in qualsiasi momento”. La cosa certa per il vulcanologo è che in questi anni “non si è fatto abbastanza”, in particolare dal punto di vista della comunicazione, che ha trasmesso, a suo modo di vedere, un senso di sicurezza alla popolazione che invece è stato deleterio visto che “da tempo dico che non siamo in grado di prevedere quello che succederà”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, MASTROLORENZO “SI E’ ILLUSA LA POPOLAZIONE”
Per Mastrolorenzo così facendo si è “illusa la popolazione” per quanto riguarda le potenzialità della ricerca che si basa su delle ipotesi che non sono state “mai verificate”, a cominciare ad esempio dal sistema di monitoraggio che per l’esperto “non garantisce la sicurezza”. Il vulcanologo descrive una situazione che sembra rispecchiare in parte le critiche del ministro per la protezione civile Nello Musumeci, parlando di “popolazione indifesa” che vive in degli edifici che non sono “antisismici”, aggiungendo che “ci si trova sprovveduti”.
Se la comunicazione di terremoti forti e “potenzialmente distruttiva” fosse stata effettuata a tempo debito, a quest’ora gli edifici sarebbero sicuramente più sicuri. “La popolazione è stata informata male affidandosi completamente alla scienza”, quando invece bisognava mettere in sicurezza gli edifici già 10 anni fa. Mastrolorenzo conclude dicendo che con le scosse di terremoto forti non si può di certo convivere se gli edifici non sono a norma e “se non ci sono piani di fuga”, per questo, chiosa, le responsabilità sono “delle istituzioni locali, comprese quelle scientifiche”.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, ANCORA 800 PERSONE SFOLLATE
Parole durissime quelle del vulcanologo, che possono essere condivisibili o meno ma la realtà dei fatti è che sono ben 354 i nuclei famigliari che sono ancora fuori casa, e fra questi ve ne sono diversi che hanno dovuto lasciare le propri abitazioni il 20 maggio 2024, quando si verificò la scossa di magnitudo 4.4 gradi che viene considerata un vero e proprio spartiacque, visto che negli ultimi anni, fino ad allora, non era mai avvenuto un evento sismico di tale portata. A complicare ulteriormente la situazione, l’evento del 13 maggio di magnitudo 4.6 (altri 20 sfollati), oltre ai 105 del 13 marzo scorso (scossa M 4.6) e ai 229 (su 648 iniziali) dell’evento citato sopra.
Si parla di circa 800 persone, scrive in queste ore il quotidiano Il Mattino, che da tempo vivono in delle sistemazioni “di emergenza”, come ad esempio alberghi, residence, ma anche ospiti di parenti e amici, o seconde case. La situazione di maggiore emergenza è quella di coloro che abitano presso il Pala Trincone, il palazzetto dello sport che è stato trasformato in un centro di accoglienza, dove ci sono 18 persone. C’è poi un altro problema nel problema, il rischio sciacallaggio, ed è per questo che i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia sono entrati in azione, per controllare le abitazioni evacuate da eventuali malintenzionati.