Il rapper Rancore ha presentato al Festival di Sanremo 2020 il brano Eden. Ecco l’analisi del testo. Essendo una canzone rap, il testo risulta essere ricco di rime e pieno di figure retoriche. In particolare, il rapper Rancore utilizza la figura della ripetizione, in particolare all’inizio, quando canta “Questo è un codice, codice. Senti alla fine è solo un codice, codice. Senti le rime è solo un codice, codice. Su queste linee solo un codice”. Un’altra ripetizione la si può avere nel ritornello della canzone, quando Rancore recita “Nuovo aggiornamento, nuova simulazione. Nuovo aggiornamento, nuova simulazione”. Rancore è conosciuto per le sue interpretazioni ricche di foga ed energia. Anche in questo caso il rapper non si è per nulla smentito. Anzi, riesce a cantare le sue rime come colpi, riuscendo a conquistare gran parte del pubblico dell’Ariston.
TESTO “EDEN” DI RANCORE
Rancore si mette in gioco e non teme la reazione degli altri, nemmeno dEl pubblico di casa. “Eden” è un brano figlio di una scelta molto coraggiosa. Il rapper lo spiega in questi termini: “Nella canzone c’è un filo rosso che collega momenti importanti nella storia dell’uomo sia nella modernità che nell’antichità, momenti di svolta grazie alle scelte fatte. La mela è la metafora della scelta. Anche oggi siamo davanti a un momento decisivo, è come se vivessimo già il futuro visto che tutto cambia molto velocemente” Rancore vuole far aprire gli occhi al suo pubblico e lascia intendere che in questo Eden terreno a volte occorre prestare attenzione per riconoscere una possibile vipera che vuole approfittarsi degli altri. Ecco il testo completo di Eden di Rancore:
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole…
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
E ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei? Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime
E dopo
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora
L’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Si, solo di favole ora mi meraviglio
Vola
La freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi
E gli errori miei
E guardare avanti senza l’ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
‘Ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei?
Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui
Cosa ti direi
C’è una regola
Sola
Nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo