Ricorre oggi, 25 novembre, il Thanksgiving Day 2021, una delle festività più amate, attese e sentite dal Nord America. Il cosiddetto Giorno del Ringraziamento rappresenta l’occasione per le famiglie degli Stati Uniti e del Canada per riunirsi attorno allo stesso tavolo ed essere grati di ciò che si ha. Negli Usa, in particolare, tale festa cade esattamente il quarto giovedì di novembre, mentre in Canada si è già celebrata, essendo il secondo lunedì di ottobre. Simbolo tradizionale di tale ricorrenza, nonché un vero e proprio must che non potrà mancare in nessun modo, è il tradizionale tacchino ripieno da servire a tavola.
In merito alla origini del Thanksgiving Day, queste affondano le loro radici nel 1621 nella città di Plymouth, nel Massachusetts. La ricorrenza fu fortemente voluta dai Padri Pellegrini. Le prime documentazioni ufficiali però sono datate 1623. E’ questo l’anno durante il quale, come emerge da diverse fonti, il governatore della colonia fondata a Plymouth, William Bradford, istituì una giornata in cui tutti i membri della comunità avrebbero dovuto rendere grazie a Dio per le sue benedizioni.
Thanksgiving Day 2021, Giorno del Ringraziamento: l’importanza del tacchino
Oltre due secoli dopo, nel 1863, la festa per il Giorno del Ringraziamento divenne ancora più celebre. Proprio durante la guerra di secessione fu Abramo Lincoln a proclamare il Thanksgiving Day che assunse una valenza sempre più civica archiviando gradualmente le sue origini cristiane. Tuttavia la consacrazione definitiva di questa giornata arrivò solo con Franklin Roosevelt che ne propose l’istituzione, approvata dal Congresso nel 1941.
Il Thanksgiving Day si celebra anche alla Casa Bianca dove dagli anni Ottanta va in scena la cosiddetta “cerimonia della grazia” durante la quale il presidente decide di salvare due tacchini. A tal proposito, il classico tacchino ripieno accompagnato da patate dolci, salsa di mirtilli, salsa gravy e torta di zucca rappresenta il piatto tipico di questa giornata che per tradizione la si trascorre in famiglia e possibilmente a casa. Come spiega Focus, il tacchino è originario dell’America ed era molto comune tra gli Aztechi. Dopo la conquista europea, l’animale fu portato nel Vecchio Continente dove si diffuse. Secoli dopo, i Padri Pellegrini lo portarono con loro dando il via al suo consumo intensivo che nel corso degli anni ha sollevato non poche polemiche da parte degli animalisti.