Il protagonista del film biografico The Imitation Game è Alan Turing, matematico, logico crittografo e filosofo britannico vissuto all’inizio del Novecento. Turing è considerato come uno dei padri dell’informatica: suo, infatti, uno dei contributi essenziali nella progettazione dei computer. A lui, inoltre, si deve l’invenzione del prototipo dei moderni calcolatori, in grado di decodificare i codici creati dalla macchina Enigma.
Nel corso della Seconda guerra mondiale, infatti, Alan Turing era impiegato a Bletchley Park. Si trattava del principale centro di crittoanalisi del Regno Unito. Qui il matematico ideò una serie di tecniche per violare i cifrari tedeschi e inventò inoltre una macchina elettromeccanica, chiamata “Bomba”, in grado di decodificare codici creati dalla macchina crittografica Enigma. Enigma era un dispositivo elettromeccanico in grado di cifrare e decifrare messaggi. Fu ampiamente utilizzato nel corso della Seconda guerra mondiale dai tedeschi per scambiare messaggi.
The Imitation Game storia vera: chi era Alan Turing
Alan Turing morì a soli 41 anni. Il matematico si suicidò, secondo le fonti più accreditate, per alcune controversie legate alla sua omosessualità. Lo scienziato fu infatti costretto alla castrazione chimica, che scelse in alternativa al carcere nel 1952. Secondo la madre, la morte di Turing non fu un suicidio ma un incidente. Secondo la donna, il figlio morì mentre stava cercando di placcare un cucchiaio d’argento. L’inchiesta giudiziaria sulla morte si concluse in maniera piuttosto affrettata, attribuendo la fine del matematico ad un tentativo di suicidio.
Nel corso della sua vita da matematico, Alan Turing realizzò macchinari e sistemi per violare i codici crittografici tedeschi – come quello dell’Enigma – ma anche quelli giapponesi e italiani. Le potenze militari coinvolte nella Seconda guerra mondiale, infatti, utilizzavano una crittografia per impedire ai loro nemici di decifrare i loro messaggi trasmessi tramite segnale radio. Con i suoi studi, Turing studiò modi e tecniche per decifrarli. I risultati del suo lavoro cominciarono a essere pubblicati nel 1974, a vent’anni dalla morte. La sua storia vera è raccontata in The Imitation Game.