Se avevate in programma le vacanze pasquali in Thailandia ma non siete riusciti a trovare posto nel resort dei vostri sogni a Phuket, oppure il vostro budget al momento non lo permette, vi consiglio un’alternativa sorprendentemente efficace: una totale immersione nella terza stagione di The White Lotus (tutti gli episodi disponibili su Now TV). L’esperienza è paragonabile a mio avviso a una vacanza reale, con in più il vantaggio di gustarsi una serie TV bella, originale e visivamente mozzafiato.
Chi ha già visto la prima stagione (ambientata a Wailea, Hawaii) e la seconda (nella splendida cornice di Taormina, in Sicilia) sa che la catena di hotel e resort The White Lotus, creata dalla fantasia di Mike White, potrebbe tranquillamente esistere davvero, e in effetti esiste, ma con un altro nome. Questa terza stagione è stata girata infatti interamente nel Four Seasons Resort Koh Samui, un vero paradiso tropicale. Gli ospiti della serie sono completamente nuovi, anche se non mancano alcuni sottili rimandi alle stagioni precedenti, soprattutto per chi ha buona memoria.
Anche stavolta tutto comincia con un misterioso crimine legato al mare che lambisce il resort, prima di tornare indietro di una settimana, all’arrivo dei nuovi ospiti pronti a godersi la loro vacanza da sogno. I clienti, naturalmente, appartengono all’élite economica e culturale del momento: tutta gente capace di permettersi un soggiorno a sette stelle, ma che – come abbiamo ormai imparato – nasconde nella loro vita reale spesso più ombre che luci.
Mike White utilizza ancora una volta il tono del thriller per dipingere, in realtà, un affresco ironico e tagliente della borghesia contemporanea, dove il denaro è l’unico vero dio. Non conta tanto da dove vengano i soldi, quanto mantenerli il più a lungo possibile. E così, tra trattamenti di bellezza e tuffi nel mare cristallino, emergono storie che mostrano la fragilità, l’ipocrisia e il vuoto che spesso si celano dietro l’apparente perfezione della vita dei ricchi.
Tra i personaggi spiccano tre amiche ormai non più giovanissime, interpretate da Parker Posey, Carrie Coon e Leslie Bibb, che cercano invano di ritrovare l’intesa dei tempi passati, mentre si parlano alle spalle. Ci sono poi le solite coppie composte da uomini anziani e compagne molto più giovani – come quella formata da Jason Isaacs e Michelle Monaghan – dove l’amore ha il sapore del calcolo economico. E infine la perfetta famiglia Ratliff, con Patrick Schwarzenegger nei panni del figlio maggiore, la cui serenità vacanziera sta per essere messa a dura prova da una confessione paterna su un’imminente rovina giudiziaria.
Anche i personaggi apparentemente più puri non sono immuni alla corruzione del denaro. È il caso di Belinda (Natasha Rothwell), la manager della Spa delle Hawaii, già vista nella prima stagione, arrivata in Thailandia per apprendere le arti tradizionali locali. Quando riconosce tra gli ospiti Greg (Jon Gries), il marito della defunta miliardaria Tanya che si gode in Thailandia il suo patrimonio, decide di ricattarlo anziché denunciarlo.
La trama, per quanto intrigante, passa quasi in secondo piano davanti alla bellezza dei luoghi. Mai come in questa stagione la natura è protagonista: la vegetazione lussureggiante, gli animali esotici, le spiagge da cartolina e il mare sconvolgente. Ogni scena è un quadro vivente.
Dominano i colori accesi, i suoni e i sapori della cultura thailandese, dando ancora più risalto al contrasto con l’esistenza cinica e insensata di chi, invece di godersi tanta bellezza, è costantemente impegnato a difendere uno status e dei soldi che, in fondo, dovrebbero servire proprio a vivere tutto questo ben di Dio. Come può essere una gita fuori porta.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.