Tinin Mantegazza è morto a 89 anni. Artista, scenografo e illustratore, è stato il padre di Dodò, il pupazzo protagonista della storica trasmissione per i bambini di casa Rai, “L’Albero Azzurro”. Mantegazza era originario del milanese, ma dagli anni ’90 si era trasferito in quel di Cesenatico, nota cittadina della costa romagnola, in una casa-studio con vista sul porto. Negli scorsi giorni era stato ricoverato presso l’ospedale Bufalini di Cesena dove in queste ore è morto. Conosciutissimo dagli addetti ai lavori, un anno fa il comune ravennate di Bagnacavallo gli aveva dedicato una mostra dal titolo “Le sette vite di un creativo irriverente’”, in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri, che ripercorreva la grande carriera dell’artista dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Mantegazza è stato un autore creativo e innovativo, animatore agli esordi del cabaret milanese, e inventore del “sig. Toto” delle schede di approfondimento del compianto Enzo Biagi.
TININ MANTEGAZZA E’ MORTO, DI DODÒ DICEVA: “UN UCCELLACIO”
A febbraio del 2019 anche il museo della Marineria di Cesenatico lo aveva festeggiato per il suo compleanno, e in quell’occasione aveva presentato il suo ultimo libro di racconti, leggasi “Restituiamo Roma al Vaticano (con tante scuse)”. Il sindaco del comune romagnolo, Matteo Gozzoli, ha commentato la notizia dicendo: «Perdiamo un artista unico e in grado di trasmettere tanto anche in valori. Tuttavia voglio ricordare Tinin con un sorriso e il ricordo della sua ‘vela di luce’ che siamo riusciti a riaccendere e si illuminerà sul porto di Cesenatico ad ogni calar del sole». In una recente intervista lo stesso Mantegazza aveva parlato così dell’Albero Azzurro, che quest’anno festeggia i 30 anni: «Era nato da un’idea di Franco Iseppi con un gruppo di autori: Pitzorno, Bruno Munari, che poi si sfilò dal progetto, Roberto Piumini. Io ho inventato e costruito Dodò, un uccellaccio». Dopo anni di pausa, la Rai ha ritrovato l’Albero Azzurro e il suo Dodò, quel simpatico uccello, o meglio “uccellaccio”, che tiene tanta compagnia ai più piccoli.