Tiziana Giardoni, la vedova di Stefano D’Orazio ha deciso di parlare per la prima volta a Live Non è la D’Urso. La moglie dello storico batterista dei Pooh in lacrime ha ricordato l’amatissimo marito e fa una doverosa precisazione: “Stefano non era malato di leucemia, aveva da un paio di anni a questa parte una malattia autoimmune infiammatoria la cui origine ad oggi non la sappiamo, ma eravamo sulla strada giusta. Avevamo trovato dei medici che l’hanno curato, stava benissimo”. Poi la moglie racconta la scoperta del contagio col Coronavirus: “gli ho fatto fare un tampone, ma non aveva assolutamente nessun sintomo solo questa tossetta, ma una notte dopo un paio di giorni febbre molto alta, mi sono allarmata subito, ho chiamato il suo medico e mi ha detto chiama l’ambulanza e da quella sera non l’ho più visto”. In lacrime la donna racconta: “non gli ho potuto fare quelle carezze, era la mia vita. Era l’uomo della mia vita. La sera in cui Stefano mi ha lasciato hanno portato anche mio padre in ospedale e dopo poco anche lui è andato via. E’ stato terribile”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Tiziana Giardoni, moglie Stefano D’Orazio: “La morte? Tanta disperazione e rabbia”
Tiziana Giardoni, moglie di Stefano D’Orazio, ospite di Live Non è la D’Urso parla della morte del compagno scomparso a novembre. La compagna intervistata dal Corriere della Sera ha raccontato: “non riesco a cancellare quella notte in cui ho visto Stefano per l’ultima volta: aveva la febbre a 39 e mezzo, se ne è andato con il 118 guardandomi con lo sguardo impaurito e perso”. La compagna di Stefano D’Orazio racconta il calvario del compagno che da circa 13 anni lottava contro una immunodepressione aggravatasi dopo aver contratto il Covid-19. “Non l’ho potuto salutare, né fargli una carezza: lui ne aveva bisogno, perché noi ci addormentavamo così” – ha detto la donna che ha ricostruito quello successo l’ultima notte che l’ha visto – “ho chiamato il 118, lo hanno portato via mentre li supplicavo di farmi salire: continuavo a dire “Anche io ho il Covid-19”. Ma non c’è stato nulla da fare”. Un amore importante quello che lega lo storico batterista dei Pooh alla donna con cui ha ritrovato il sorriso e l’amore. Proprio Tiziana parlando dell’amore per Stefano ha raccontato: “aveva iniziato il corteggiamento a modo suo, con allegria. Io non sapevo neppure chi fosse. La mattina dopo il nostro primo incontro, alle 6, già avevo nel telefonino un suo messaggio: dopo che aveva scoperto che anche il suo amico mi aveva chiesto il numero di telefono, temeva di arrivare “tardi”. Da quel giorno non ci siamo più lasciati: è una magra consolazione, ma so che Stefano non ha mai amato nessuna come me. E io l’ho ricambiato totalmente”.
Tiziana Giardoni: la morte di Stefano D’Orazio
Tiziana Giardoni è ancora oggi sconvolta dalla scomparsa di Stefano D’Orazio, batterista storico dei Pooh. Un dolore immenso per la donna che dalle pagine del settimanale Dipiù ha parlato non solo della morte del compagno, ma anche di quella del padre entrambi morti per patologie aggravatasi per via del Coronavirus. “Insieme a tanta disperazione c’è anche tanta rabbia. Non è accettabile non potere dare l’ultimo saluto ai propri cari. È disumano. Non mi hanno consentito di vedere mio marito e mio padre. Mia madre, che è stata 60 anni con mio padre, sta impazzendo. Pur di vederli, con le dovute precauzioni, mi sarei bardata come i medici e gli infermieri. Avrei indossato tutto quello che era necessario. Avrei voluto guardarli per l’ultima volta. Dall’espressione del volto si capisce se una persona se ne è andata soffrendo, avrei voluto vederli” – ha raccontato la Giardoni. Parlando proprio del funerale di Stefano D’Orazio ha aggiunto: “al funerale la bara è arrivata sigillata. Quindi abbiamo dovuto fidarci che ci fosse mio padre. E se non ci fosse stato? Se non ci fosse stato Stefano in quella bara? Se avessero sbagliato persona? Non è stato possibile nemmeno all’agenzia funebre di vederli e vestirli”.