A I Fatti Vostri la favola di Tiziano Ventrella un uomo che dopo aver perso l’intera famiglia in un incidente stradale divenne un clochard: “Il 24 maggio del 2011 – ha esordito – mentre lavoravo in un bar qui a Roma venni a sapere che i miei figli e la mia famiglia erano spariti nel nulla, morti in un incidente stradale. Mi è piombato il mondo addosso, persi lavoro, amicizie, casa e mi ritrovai a vagare. Il 17 luglio partì da Ravenna in Emilia Romagna ed ho iniziato a camminare, ogni tanto per mangiare rubacchiavo una mela o un panino. All’epoca pesavo 95 kg e arrivai a Trento il primo agosto del 2012 e pesavo 38 chilogrammi”.
Una volta Tiziano Ventrella venne anche rapinato: “In un parco ho subito botte da orbi, mi hanno rotto una costola, mi hanno distrutto una mano… Non avevo nessuno, quando finisci in strada non sei nulla, ma non per tutti”. In un momento di difficoltà Tiziano Ventrella ha infatti incontrato Pantaleo, facente parte di un’associazione che consegna i pasti ai poveri: “Mi ha raccontato la sua storia, mi ha detto che gli avevano rubato il borsone e io gli diedi un po’ di cose – le parole di Pantaleo – poi in quell’istante ha visto quello che noi facevamo e mi disse se poteva dare anche lui una mano”. A quel punto Tiziano Ventrella ha iniziato a fare il volontario: “Erano meravigliati quelli che aiutavo, ma io non prendevo niente a me bastava che mi sorridevano e per me era già tutto”.
TIZIANO VENTRELLA, L’AMICO PANTALEO: “CERCA UNA PICCOLA CASA IN CUI VIVERE”
Tiziano Ventrella vive in una casa un po’ abbandonata: “Di giorno scherzo e rido, ma quando mi trovo solo piango, dentro di me mi sento marcio, mi manca tutto, mi metto a parlare con mia moglie e i miei figli di notte, le notti le passo così. Di notte divento un altro”. Pantaleo, emozionato, ha ripreso la parola: “Viene verso le 8 la mattina, ci facciamo la colazione assieme poi partiamo. Lui prepara i panini a mezzogiorno e poi alle 17 fa la stessa cosa”.
“Cosa mi auguro per Tiziano Ventrella? Mi auguri che trovi una casa piccola, con un letto e un bagno per farsi la doccia, questo è il suo sogno. Lui dà senza avere niente”. Tiziano Ventrella ha concluso, facendo emozionare lo studio: “Un fratello? Per me Pantaleo è di più, è tutto. Vorrei realizzare un progetto con lui, trovare un piccolo stabile dove poter fare una piccola mensa, letti e bagni per gente che non trova posto nei dormitori”.