TOMMASO PARADISO/ “Mi sarebbe piaciuto insegnare o seguire le orme di mia madre”

- Ilaria Macchi

Tommaso Paradiso torna ospite di Domenica In per raccontare le sue emozioni grazie alla musica e il lavoro 'alternativo' che avrebbe fatto

tommaso paradiso domenica in 640x300 Tommaso Paradiso

Tommaso Paradiso ed il mestiere alternativo alla scrittura

Tommaso Paradiso è tornato ospite nella puntata di oggi di Domenica In: “Sto facendo questo tour ormai quasi finito. La gente in qualche modo in quel frangente di concerto vive un momento dove tutte le angosce e le ansia spariscono e questa cosa mi fa molto piacere”, ha esordito, “L’affetto della gente mi ripaga di ogni cosa”. Paradiso si è detto uno stakanovista: “Provo gioia nel lavoro”, ha ammesso. Tommaso ha svelato di non aver mai finto neppure per un secondo una falsa verità in una canzone: “Sembra retorico ma sono davvero lo specchio dell’anima”.

Se non avesse scritto, nella vita cosa avrebbe fatto? “Mi sarebbe piaciuto insegnare materie letterarie o forse avrei proseguito il lavoro di mia madre che è una grossista di pietre. Vende pietre preziose all’ingrosso”, ha svelato. Lui per lavoro della madre è spesso stato in Oriente. A Domenica In, Tommaso ha presentato il suo primo film da regista. Tommaso pensando alla sua infanzia ha spiegato: “Solo non lo sono mai stato. Solitario? No, sono un amicone, ancora oggi”. Parlando di Christian De Sica, non poteva mancare un suo video dopo aver girato il video di Tutte le notti. (Agg. di Emanuela Longo)

Tommaso Paradiso alle prese con il suo primo film

Tommaso Paradiso ha dimostrato di non avere alcun timore quando si tratta di mettersi alla prova e accettare una nuova sfida. Emblematica in questo senso è stata la decisione qualche anno fa di lasciare “Thegiornalisti” e iniziare una nuova esperienza da solista. Ora, invece, il cantante ha voluto fare qualcosa di davvero inusuale per lui e ne ha approfittato per dirigere il suo primo film, “Sulle nuvole“, con protagonisti Barbara Ronchi e Marco Cocci.

La storia è ambientata a Roma e ha per protagonista un cantante tormentato dalla dipendenza dall’alcol, problema che ha danneggiato in maniera irreversibile la sua popolarità. A rendere ancora più grave il suo stato d’animo c’è la sua incapacità di accettare la fine di una storia d’amore che lui credeva potesse durare per tutta la vita.

Tommaso Paradiso ora è anche regista: come è nato il progetto

L’idea di trasformarsi in regista ronzava ormai da tempo nella testa del cantante, che non voleva però mettersi al lavoro con un’opera che non lo convincesse del tutto. E così, da vero perfezionista quale è, lo ha fatto con una pellicola in cui lui crede fermamente e si augura che lo stesso possa dirsi anche del pubblico che deciderà di seguirla: “Non volevo fare un film pur avendo scritto un soggetto per poterlo fare. Avevo finito il tour e avevo questa storia che mi ronzava in testa – sono state le sue parole in conferenza stampa -. L’obiettivo che volevo centrare è che dietro la produzione di un’artista ci dev’essere sempre una forte spinta motivazionale. Una musa ispiratrice, in questo caso nel film è una donna ma per me può essere qualsiasi cosa, un soffio di vento o un libro, bisogna essere motivati se no è meglio fare altro. Il protagonista perdendo la sua musa non riesce più a concludere nulla”.

Il finale è aperto e già questo lascia aperta la possibilità per il musicista di tornare nuovamente dietro la macchina da presa. E’ lui stesso a confermare questa idea: “Sono certo che il cinema mi piace talmente tanto che vorrei sperimentarlo ancora. Mi piacerebbe fare un film puramente violento, un altro tutto sull’estate italiana, mostrando tutta la bellezza della nostra Penisola – ha detto ai microfoni di Rolling Stone -. Le idee sono tante, le storie ci sono, bisogna solo trovare i luoghi e le persone per capire se, da quegli elementi può nascere di nuovo qualcosa di bello“.







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