PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: TRIONFO ANCHE DI ASCOLTI
La Tosca alla Prima della Scala è stata un trionfo. Coro, orchestra e fuoriclasse sul palco: le scene che scendono e salgono, primedonne che volano e un finale mozzafiato con l’angelo di Castel Sant’Angelo che sprofonda, mentre la controfigura di Tosca muore in cielo (o viene assunta). Lo sfarzo è stato proposto in chiave hi-tech, del resto il traffico sul palcoscenico poteva creare qualche problema. Le immagini sono potenti, ma bisogna fare anche i conti con le emozioni della musica. Il pubblico è rimasto colpito anche dalla regia “cinematografica” del regista: il quadro di Caravadossi, quello che scatena la gelosia di Tosca è un video che si colora e si scolora, gira per il palcoscenico, si alza e si abbassa. Un successo certificato non solo dagli applausi, lunghi e scroscianti, ma anche dallo share di Raiuno. In un tweet la rete riporta i dati degli ascolti tv per la Prima della Scala, spiegando che è stata vista da oltre 2,8 milioni di spettatori, per uno share del 15 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: DIRETTA TOSCA
Mario Cavaradossi è stato veramente ucciso. Scarpia non ha rispettato il patto con Tosca, ordinando ai soldati di fucilarlo sul serio. Poco prima della fine, Floria aveva rassicurato il suo amato che sarebbe stata solo una messa in scena. La donna gli aveva intimato di non ridere, all’udire il colpo, e di cadere per terra al momento opportuno. Purtroppo, però, Cavaradossi non ha avuto occasione di sfoderare le sue doti da attore. La Tosca si conclude nel peggiore dei modi: anche la protagonista muore (suicida). Fine atto terzo: è il momento della passerella. Difficile, in questo momento, quantificare i minuti di applausi. Sta di fatto che la Tosca di Riccardo Chailly e Davide Livermore ha riscosso grande successo. Il tempo di chiudere il sipario, e i due salgono sul palco insieme a tutto lo staff tecnico. Alla riapertura, ovazione e rose anche per loro. Si segnalano inoltre due applausi a scena aperta, uno per Tosca e l’altro per Mario Cavaradossi. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: ‘E LUCEVAN LE STELLE’
Il terzo atto della Tosca è completamente ambientato a Castel Sant’Angelo. Là, Mario Cavaradossi attende di essere giustiziato. Subentra a questo punto il personaggio del pastore, un ragazzo dalla voce bianca e “intonato” come le campane del gregge. Oltre a queste, si odono in lontananza le campane delle chiese che segnano l’ora liturgica del Mattutino. Puccini diede indicazioni precise sulla distanza (dunque, sul suono) di questi strumenti alternativi. Fu attento anche alla comparsa del pastore, che avrebbe dovuto intonare una canzoncina in romanesco. L’autore dell’opera, infatti, volle a tutti i costi che a comporre lo stornello fosse un poeta di lì, tale Giggi Zanasso. Messi da parte gli aneddoti per gli appassionati, la Tosca va avanti da dove eravamo rimasti. E lucevan le stelle è una delle ultime arie del capolavoro di Puccini, senz’altro la più famosa di questa rappresentazione. Prima che Tosca e Cavaradossi si reincontrino, quest’ultimo rievoca gli incontri “sotto le stelle” con l’amata Floria. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: IL COMMENTO DI ANDREOLI
Il professor Andreoli, psichiatra, è un grande appassionato di musica. Tra il secondo e il terzo atto della Prima della Scala, Milly Carlucci e Antonio Di Bella lo vogliono ospite del loro salotto: “Tosca è un grandissimo personaggio”, commenta Andreoli. “Certamente sente la gelosia, ma è una gelosia buona, perché è la preoccupazione di perdere l’oggetto del suo amore. Non è una gelosia distruttiva”. La sua versione non convince, dal momento che la protagonista, alla fine, distrugge eccome. Più oggettiva la valutazione su Scarpia: “C’è una gelosia che produce, che rinsalda l’amore. Non è la stessa gelosia del barone Scarpia”. Ma che uomo era, per lui, Giacomo Puccini? “Era il contrario del pittore”, ride lo psichiatra. “Lui era un farfallone, amava molto le donne. Una volta scrisse: ‘Sono cacciatore di uccelli rapaci, di libretti di commedia e di belle donne’. S’innamora di Elvira, però lei ha una gelosia vera, negativa, distruttiva”. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: L’INGANNO DI SCARPIA
Mentre Tosca e gli altri cercano di risolvere la faccenda, arriva dal fronte una notizia: Napoleone ha vinto la battaglia. L’esercito austriaco, infatti, è stato sconfitto a Marengo. Cavaradossi si prende gioco di Scarpia, rinfacciandogli il trionfo. Quest’ultimo, in un impeto di rabbia, lo condanna a morte. Ma Angelotti? Epilogo drammatico anche per il fuggiasco, il quale, pur di non farsi prendere, si toglie la vita. Scarpia, intanto, firma un patto squallido con Tosca. La donna è disposta a tutto, pur di salvare il suo amato. Scarpia, però, viene meno alla promessa e finge di accordarsi con Spoletta per una finta fucilazione. L’obiettivo è di preservare la sua reputazione e il suo ruolo di capo della polizia. Tosca non sa che l’uomo la sta ingannando; per questo motivo, chiede inoltre al cattivo il “passaporto” per fuggire da Roma. Scarpia glielo concede, ma Tosca non è ancora soddisfatta: alla fine, lo pugnala senza preavviso. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: IL RICATTO DI SCARPIA
Tosca è nel bel mezzo del suo concerto, quando Cavaradossi viene condotto a Palazzo Fanese. Nella villa, infatti, vi era solo il pittore; nessuna traccia dell’amico fuggitivo. Scarpia cerca di farlo cantare, di fargli confessare, cioè, dove si trova Angelotti. Dopo essersi esibita, Tosca entra nella stanza e vede Cavaradossi che la implora di tacere. Poco dopo, Cavaradossi viene condotto alla camera di tortura e Scarpia rimane solo con Tosca. L’uomo cerca di farle rivelare il nascondiglio di Angelotti. Per convincerla a parlare, le fa sentire le urla di dolore del suo amato. In un primo momento, la donna cerca di resistere, ma poi gli dice tutta la verità: Angelotti è nascosto nel pozzo del giardino. Pieno di sangue, Cavaradossi viene condotto da Tosca, mentre Spoletta va a recuperare Angelotti. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: IL PRIMO INTERVALLO
Davide Livermore spoilera il finale della Tosca. Alla fine dell’opera, infatti, la protagonista fa una certa scelta che la porta a “devastarsi l’eternità”. Il risvolto era prevedibile, data la volubilità e la gelosia cieca del personaggio, ma era chiaro che l’intervistatrice non volesse anticipare troppo. Per Bruno Vespa, la donna combina un gigantesco pasticcio in nome di un (presunto) amore. È l’amore, insieme alla gelosia e alla tragedia, l’elemento essenziale del lavoro di Puccini. Il folle gesto non si può certamente giustificare; tuttavia, è pur vero che Tosca sia da compatire. Il personaggio ha una caratterizzazione molto forte e, nell’ambito di questa, una psicologia molto debole. Dopo i danni combinati in preda alla passione, Tosca si “danna” lei stessa. Così, in un raptus suicida, pone fine a una vita che nella rappresentazione viene appena accennata. C’è il mestiere di cantante lirica, certo, ma poi la donna è completamente rapita dal sentimento. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: L’INDIZIO CHE METTE NEI GUAI I DUE COMPLICI
Siamo quasi al termine del primo atto della Tosca, l’opera lirica che inaugura la nuova stagione del teatro alla Scala. In quest’ultima parte, vediamo Angelotti alle prese con il piano di fuga architettato insieme a Cavaradossi. La chiesa di Sant’Andrea della Valle è il primo luogo passato al setaccio dal barone Scarpia. Non a caso, è proprio in quel luogo che rinviene un ventaglio femminile con lo stemma Attavanti. Per agevolare la sua evasione, infatti, la marchesa Attavanti ha lasciato al fratello alcuni abiti femminili. L’indizio del ventaglio mette nei guai anche il pittore: Tosca, infatti, si fa venire il sospetto che Mario la tradisca con l’Attavanti. Scarpia ci marcia e la invita ad aiutarlo nella caccia all’uomo. Il suo vero intento è duplice: non solo catturare Angelotti, ma anche avere per sé la bella Floria. Il sipario si chiude; fine primo atto. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: L’INCONTRO TRA CARAVADOSSI E ANGELOTTI
A Sant’Andrea della Valle, la chiesa dove è ambientata la Tosca, il pittore Mario Cavaradossi è impegnato nella realizzazione di un affresco della Maddalena. Tosca, cantante e amante di Mario, è una donna molto gelosa, e si infuria nel constatare che il volto dipinto ha fattezze familiari. Anche il sagrestano ha un sobbalzo, quando, controllando lo stato del lavoro, si accorge che il pittore dev’essersi ispirato a una devota della chiesa. Così è, in effetti. Floria Tosca teme di non essere l’unica donna della sua vita, tanto più che, poco prima di entrare in scena, ha sentito Cavaradossi parlare con qualcuno. Questo qualcuno, in realtà, è proprio Angelotti, uscito dal suo nascondiglio convinto di non trovare nessuno. I due sono vecchi amici, in quanto entrambi simpatizzanti della politica di Napoleone. Rassicurata da Mario sul fatto che lui l’ama, Tosca va via. Angelotti, a questo punto, può uscire di nuovo dal suo nascondiglio per confrontarsi con l’amico. L’artista gli consiglia di recarsi alla sua villa per scampare alla caccia del barone Scarpia. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: TRA IL PUBBLICO ANCHE MATTARELLA
Ci siamo: inizia finalmente la Tosca, nuova produzione del Teatro alla Scala di Milano. Sembra un paradosso, ma la location è Roma. Subito, nei titoli di testa, spicca la cupola di una chiesa, seguita dalla rassegna di alcuni dei più importanti monumenti della Capitale. Tra il pubblico fanno la loro comparsa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e il sindaco di Milano Giuseppe Sala; inquadrata anche la senatrice a vita Liliana Segre. Ecco dunque Riccardo Chailly, pronto a dirigere la prima “performance” dell’orchestra. Per “scaldare gli strumenti”, i musicisti eseguono l’Inno di Mameli. Le luci in sala calano: siamo al primo atto. Angelotti, prigioniero politico in quanto ex console della Repubblica, fa sfoggio della chiave che gli permetterà di evadere da Castel Sant’Angelo. A procurargliela è stata sua sorella, la marchesa Attavanti, la quale gli permette di alloggiare nella cappella di famiglia a Sant’Andrea della Valle (Roma). (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: L’INIZIO SU RAI 1
Inizia la Tosca anche su Rai 1. L’opera lirica composta da Giacomo Puccini non ha mai inaugurato la stagione teatrale della Scala, nonostante si tratti di uno dei componimenti più rappresentati al mondo. Antonio Di Bella presenta la serata insieme a Milly Carlucci. I conduttori parlano della Tosca in termini moderni: “Un thriller psicologico”, dice il giornalista, “pieno di passione, di colpi di scena”. Viste le alte aspettative, i biglietti sono andati tutti esauriti. In teatro c’è grande fermento: i musicisti accordano gli strumenti, mentre l’inviata fa il giro della hall. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena fatto il suo ingresso a Teatro. Con lui, i personaggi più in vista del panorama artistico italiano. Spazio a una breve intervista a Vanessa Scalera, protagonista della fiction Imma Tataranni – Sostituto procuratore. L’attrice ne approfitta per promuovere il suo lavoro, dichiarando che la “sua” Imma è più “tipo da Seconda… o da Ultima”. Poco aderente al personaggio, dunque, visto che la Scalera è presente ed entusiasta. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: CHAILLY RISPONDE ALLE CRITICHE
È il “prima” della Prima. L’atmosfera in sala dev’essere tesa. Ma Riccardo Chailly, professionista dal talento indiscusso, non si fa prendere dal panico. Il direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano sa quel che fa: il segreto della sua calma è una preparazione impeccabile, oltre a un’evidente impermeabilità alle critiche. A chi non è d’accordo con l’idea di presentare una partitura che Puccini avrebbe poi rivisto, Chailly risponde così: “Non si tratta di imporre una versione unica di una partitura ma di approfondire la conoscenza potendo scegliere tra le due versioni. Puccini era sensibile alle critiche, un po’ come Bruckner con le sinfonie, per cui spesso apportava modifiche. Vorrei continuare con il percorso di riscoperta delle sue opere: Edgar ma anche La Rondine, Il Tabarro”. Tornando alla Tosca, il Maestro sostiene che sia una “grande sfida” portarla in scena. In un’intervista a Leggo, Chailly descrive la protagonista come una donna “fiera e nobile d’animo” che a un certo punto, però, si fa preda della disperazione. (agg. di Rossella Pastore)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: UN’OPERA “CINEMATOGRAFICA”
La Tosca, diretta dal maestro Riccardo Chailly, apre la stagione lirica alla Scala. La diretta della Prima della Scala è attesissima, anche perché l’opera di Puccini è tra le più amate dal pubblico. Una Prima della Scala anche un po’ pop, visto che nel pubblico ci saranno anche Elodie e il rapper Marracash, l’attrice Vittoria Puccini e Patti Smith, reduce dal concerto milanese del 1 dicembre. Stupefacente e imponente la macchina scenica che ha stupito il pubblico dell’anteprima: in particolare è il finale ad aver colpito, perché la protagonista resta “sospesa” in fasci di luce mentre sprofonda la scenografia dell’Angelo su cui sale per gettarsi di sotto. Una scelta del regista David Livermore che ha voluto dare un’impronta cinematografica all’opera di Puccini: ad esempio muove la scenografia, una scelta apprezzata dai giovani. E il pubblico ha risposto con oltre dieci minuti di applausi calorosi. Invece il direttore Riccardo Chailly ha deciso di continuare la sua opera di riscoperta delle prime edizioni delle opere di Puccini. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: UNA GRANDE SFIDA
E’ quasi tutto pronto per la diretta della Prima alla Scala di Milano. In scena ci sarà la prima versione de La Tosca risalente al gennaio 1900. Una grande sfida per il direttore musicale della Scala Riccardo Chailly che ha voluto dare merito ad uno dei più grandi nomi del teatro italiano come Giacomo Puccini. “L’orchestra della Scala conosce Puccini quindi è bello ripartire da questo bagaglio di conoscenze ed esperienze, però, allo stesso tempo, è interessante avere la possibilità di rinnovare così si aggira il pericolo dell’abitudine del ‘sì è fatto così fino a ieri’. Scegliendo le prime versioni, il rischio è annientato in partenza”, spiega Chailly a Il Giornale. Poi gli elogi per Anna Netrebko: “è una delle più grandi cantanti al mondo e fra le maggiori interpreti di quest’opera” – spiega Chailly – “Anche Francesco Meli e Luca Salsi hanno fatto prove eccellenti. Abbiamo identificato tre voci importanti, bilanciate fra loro”, conclude (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
DIRETTA PRIMA DELLA SCALA MILANO 2019: LIBRETTO, TRAMA DELLA TOSCA DI GIACOMO PUCCINI
Non solo posti a sedere su calde e comode poltrone rosse, la Tosca per la Prima alla Scala di Milano la si potrà seguire anche in strada, o quasi. Sembra quasi uno scherzo ma non lo è, almeno per questo appuntamento sempre molto atteso di fine autunno. A Milano ci si è organizzati bene e, anche se non è la prima, sembra che molti non sanno che andrà in scena una sorta di “diffusione” della Prima che prevede una programmazione che porterà la Tosca diretta da Riccardo Chailly in tutta la città con 38 proiezioni gratuite in diretta a partire dall’ormai consueto maxischermo all’Ottagono, in corso Vittorio Emanuele, finendo all’aeroporto di Malpensa e alla stazione ferroviaria del Malpensa Express. Come se non bastasse, la novità di questa edizione sarà la presenza della proiezione anche al Passante di Porta Vittoria, in una stazione ferroviaria. Non mancheranno i teatri e i musei ma anche in streaming e sui social, Facebook e Instagram, per una Prima sempre più social. (Hedda Hopper)
“LA TOSCA E’ DIVERSA DALLE ALTRE DONNE PUCCINIANE”
Quasi tutto pronto per la diretta della Prima della Scala di Milano 2019 e mentre i patiti si preparano a presenziare a questo importante appuntamento, in tv ci si appresta ad un grande lavoro di messa in onda in diretta su Rai1 e Rai5 ma non solo visto che sarà possibile seguire l’evento su altre reti e, ovviamente, in video streaming. Fin qui tutto nella norma se non fosse che la televisione pubblica ha pensato bene di sfruttare al meglio l’evento cominciando proprio con una sorta di corsa verso l’importante pomeriggio milanese rivelando alcuni dettagli e i retroscena dell’opera che sarà rappresentata ovvero la Tosca di Giacomo Puccini. Sul profilo ufficiale della rete è stato pubblicato un video che narra: “Tosca non ha punti in comune con nessun’altra donna Pucciniana. Non è una schiava, non è una giovane ribelle, non è una gaia fioraia, non è geisha quindicenne, è una nota cantante ricca, famosa e spregiudicata nella roma papalina del 1800 vive con il suo amante. Tosca si svolge tutta in un giorno e in tutta Roma”. Ecco qui il video del racconto e dell’introduzione a questa magnifica opera. (Hedda Hopper)
LA PRIMA ALLA SCALA DI MILANO E’ “FIRMATA” GIACOMO PUCCINI
È la Tosca di Giacomo Puccini ad aprire la Prima della Scala dando il via ufficiale – come da tradizione oggi 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio a Milano – alla stagione lirica meneghina: una diretta tv su Rai1 e Rai 5, la diretta in radio e ovviamente anche in video streaming sfruttando l’applicazione RaiPlay. Un evento divenuto negli anni decisamente nazionale, con ascolti e seguito di pubblico anche molto giovane che si è appassionato alle trame e scenografie del Teatro più famoso e prezioso del mondo: quest’anno poi, con la direzione del Maestro Riccardo Chailly, con la presenza della cantante lirica forse più importante al mondo – Anna Netrebko – e con la Tosca di Puccini, un vero grande classico (molto più dell’Attila di Verdi dello scorso anno, giusto per fare un esempio recente), lo spettacolo è decisamente assicurato. Paradossalmente però, nonostante la tradizione storica longevissima, quest’opera non ha mai aperto la stagione scaligera: la Tosca che aprirà la Prima alla Scala sarà però decisamente diversa da come siamo abituati ad osservarla e ammirarla, ma avrà una chiave più “moderna” e in formato “kolossal”, con scenografie monumentali e un’ambientazione più “fresca”. Secondo il regista Davide Livermore, «Il più grande regista che io conosca è Puccini stesso che ha previsto già tutto in partitura». Uma sfida enorme per l’intero apparato tecnico della Scala: solo nel primo atto ci sono 18 cambiamenti di scena a vista, per una “Tosca” decisamente più “cinematografica”. Nel secondo atto, sarà invece possibile vedere i sotterranei di palazzo Farnese dove Cavaradossi venne torturato secondo il libretto originale di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
“TOSCA” DI PUCCINI, LA PRIMA DELLA SCALA: OPERA E TRAMA
La “Tosca” è un melodramma in tre atti di Giacomo Puccini, scritto per l’appunto da Ilica e Giacosa, è una delle opere forse più famose dell’intera opera del Maestro di Lucca: la prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Narra però le vicende dell’atmosfera tesa che seguiva l’eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, oltre alla caduta della prima Repubblica Romana in una data ben precisa: sabato 14 giugno 1800, giorno della Battaglia di Marengo. «Angelotti console dell’ex Repubblica Romana è fuggito da Castel Sant’Angelo e si rifugia nella chiesa di Sant’Andrea della Valle, dove sua sorella la Marchesa Attavanti ha nascosto degli abiti femminili che gli permetteranno di passare inosservato. La donna è stata ritratta senza saperlo dal pittore Marcio Cavaradossi. Questi si accorge di Angelotti che conosce da tempo il quale gli rivela la propria situazione. Improvvisamente vengono interrotti dall’arrivo di Tosca, che, riconoscendo nel dipinto della Maddalena le fattezze della marchesa, fa una scenata di gelosia a Mario, che a fatica riesce a calmarla e congedarla», spiega la trama breve dei libretti originari. La Tosca descrive di fatto la storia di due persone innamorate (Tosca e Cavaradossi) ambientata nel 1800 all’interno della cornice di guerre tra la Francia e la Repubblica di Roma; «Puccini è il figlioccio di Verdi – spiega ancora Chailly -. Dall’archivio Ricordi ho avuto la possibilità di esaminare la copia anastatica della partitura come fu eseguita a Roma per la prima volta nel 1900; ci sono battute, poi eliminate, che ritornano nell’edizione critica di Roger Parker. Ci sono otto passaggi che non conosciamo, sono otto elementi musicali a sorpresa, inserti che hanno richiesto l’intervento di un pensiero registico nuovo». Nel finale le battute prolungano l’opera di un minuto circa, sarà compito di Livermore portarle in scena».
ATTORI, OSPITI E “VIP”: LA PRIMA DELLA SCALA DI MILANO
Sul fronte degli attori/cantanti la Tosca di Puccini rappresenta forse il meglio mondiale ad oggi per aprire la stagione lirica del Teatro di Milano: la diva della lirica Anna Netrebko sarà infatti la Tosca, mentre Il romantico Mario Cavaradossi è Francesco Meli, il malvagio Scarpia Luca Sals, Angelotti è Carlo Cigni e il Sagrestano Alfonso Antoniozzi. A livello di costumi, il vero deus ex machina è Gianluca Falaschi mentre le scene sono realizzate da Giò Forma, oltre ai video-illuminati di Antonio Castro: «In Puccini non esistono piccoli ruoli, sono tutti fondamentali, di assoluto peso», ha spiegato Chailly presentando l’opera scaligera del pomeriggio di Sant’Ambrogio. Tra i vip e ospiti prestigiosi, non mancherà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Palco Reale della Scala: Con lui nel palco reale, oltre al sindaco di Milano Sala e al presidente della Lombardia Fontana, anche il presidente del Senato Casellati e il ministro dei Beni culturali Franceschini. Una Prima della Scala che segna l’ultima uscita del sovrintendente Alexander Pereira e la prima volta del suo successore Dominique Meyer, entrambi presenti e soddisfatti del grande lavoro compiuti in questi mesi: «Sono grato per aver ricevuto la possibilità di dirigere questo teatro, abbiamo risvegliato la città, portato migliaia di bambini in questi anni alla Scala. Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori perché hanno creduto in me, mi hanno seguito e dato fiducia», son le parole di fatto di addio del Sovrintendente Pereira.
“TOSCA” IN DIRETTA TV E STREAMING VIDEO
Come ogni anno ormai, la tradizione della Prima della Scala offre oltre al pubblico in sala la capacità di poter assistere live alla grande opera lirica con diversi device e dirette che toccano ogni parte del globo: la Prima della Tosca di Giacomo Puccini sarà trasmessa in diretta tv su Rai1 e con lo streaming video Rai Play – grazie alla produzione di Rai Cultura. Grazie al progetto “Prima Diffusa”, la Tosca di oggi sarà trasmessa nel Carcere di San Vittore, in molti teatri italiani e nei cinema di tutto il mondo. La diretta vera e propria comincerà alle 17.45 di oggi sabato 7 dicembre, con i tre atti trasmessi integralmente tanto in tv tanto su Radio Rai3 e sullo streaming di RaiPlay: proprio sulla piattaforma digitale Rai la Tosca di Puccini sarà visibile per i prossimi 14 giorni. La registrazione del 7 dicembre sarà inoltre trasmessa in differita televisiva, in data da definire, da RSI in Svizzera, da NHK in Giappone, da Il Media nella Repubblica di Corea e da TV Kultura in Russia; per la diffusione cinematografica, l’opera sarà trasmessa in diretta in Italia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Polonia, Norvegia e Finlandia, e in differita in Australia e Sud America. Sul podio si potrà ammirare il Maestro Riccardo Chailly, che ha debuttato al Teatro Piermarini nel 1978 con I Masnadieri di Verdi: nei 40 anni di attività scaligera ha diretto opere di Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, Giordano, Musorgskij, Offenbach, Stravinskij, Prokof’ev e Bartók.