Mario Giordano a “Fuori dal Coro” su Rete 4 pone l’accento sullo scandalo mascherine che starebbe travolgendo la Regione Toscana. Come molte altre regioni italiane, anche la Toscana si è trovata in difficoltà, mentre la pandemia da coronavirus aveva raggiunto il suo apice, nel produrre mascherine e nel fornire ai cittadini un adeguato numero di presidi sanitari. Aver cercato di sopperire a questa carenza in corsa sembra abbia portato a problematiche piuttosto serie. Innanzitutto Giordano sottolinea un problema che non riguarda solo la Toscana ma in generale tutta l’Italia e in particolare il commissario all’emergenza, Domenico Arcuri: “20 milioni di euro, vostri soldi, in mascherine già comprate dall’Italia sono ancora fermi negli aeroporti di Canton e Shanghai“, ha sottolineato Giordano. La gara risale al 29 aprile, poi sono susseguiti una serie di ricorsi andati a vuoto.
“MASCHERINE PRODOTTE A PRATO SENZA GARANZIE IGIENICHE”
Ma lo scandalo più grande secondo quanto raccontato a “Fuori dal Coro” investirebbe la Regione Toscana del Governatore Enrico Rossi. Impressionante il video che viene mostrato nella trasmissione di Rete 4, tra gli scatoloni dell’azienda di Prato, gestita tra l’altro dalla numerosa comunità cinese locale, dove vengono fabbricate migliaia di mascherine, si aggirano visibilmente dei topi che fanno pensare a condizioni igienico-sanitarie del tutto incompatibili con le necessità produttive. Le mascherine sarebbero dunque state stipate in un capannone dove i ratti passeggiando indisturbati, il tutto ad un costo non indifferente per i contribuenti. La Regione Toscana avrebbe infatti investito ben 9 milioni di euro per la produzione di queste mascherine ordinate ad un’azienda cinese di Prato che sembra però ben poco attenta all’igiene: inutile e addirittura paradossale raccomandarsi di non toccare la mascherina con le mani quando poi può potenzialmente arrivare da una fabbrica piena di topi.