Totò Schillaci, oltre ad essere famoso per il suo talento calcistico, è noto anche per il suo fascino. In tanti lo considerano un latin lover, ma da quando nella vita di Totò è arrivata Barbara, tutto è cambiato. “Hai mai tradito?”, chiede Caterina Balivo. “In passato ho tradito, ma oggi sono innamorato di mia moglie. Sono fortunato perché Barbara è una ragazza bellissima, intelligente e solare e mi ha cambiato la vita. Mi sono sposato nel 2012 e sono molto felice. Ero convinto che fosse la persona giusta e ne sono ancora convinto”, confessa. Il suo compagno di merende è sempre stato Stefano Tacconi con cui è nato un rapporto d’amicizia che dura ancora oggi. Proprio Tacconi gli invia un videomessaggio in cui, oltre a ribadirgli tutto il suo affetto e appoggio, gli ricorda: “Totò forse ti sei confuso. Quanto mai sei stato un playboy? Quello ero io”, racconta Tacconi. “E’ vero, non sono mai stato un playboy perché sono sempre stato un professionista rispettando le regole”, conclude (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Totò Schillaci e quel pugno a Roberto Baggio…
Dal cassetto della cassettiera di Vieni da me, Caterina Balivo tira fuori un paio di guantoni da pugilato e Schillaci racconta un retroscena di un episodio. “Erano i tempi della Juventus. Io attraversavo un periodo brutto, negli spogliatoi ero un po’ nervoso e Baggio mi provocava per scherzare e io reagì dandogli una testata e Trapattoni si presentò con i guantoni da pugile” – racconta Schillaci – “me ne pento, però, anche perché calcisticamente sono sempre stato molto leale”. Sul Mondiale vissuto da assoluto protagonista: “E’ stato un sogno straordinario, con tanti campioni. L’ultimo ero io e mi sono conquistato la panchina, poi per fortuna, sono subentrato nella ripresa e da lì è iniziata la mia avventura mondiale ma non mi aspettavo di ottenere tutto questo successo. Poi ho avuto molte difficoltà ad affrontare tutta questa popolarità”, racconta. “Il calcio mi ha aiutato ad allontanarmi dalle cattive amicizie e ho inseguito quell’avventura”, aggiunge Schillaci che, dopo aver tifato Juventus fin da bambino, quando è riuscito ad indossare la maglia bianconera, ha realizzato il suo sogno. “Sono nato in casa ed ero tra la vita e la morte. C’era molto freddo e l’ostetrica disse ai miei genitori che non sapeva se sarei sopravvissuto. Invece, i miei nonni mi riscaldavano con le bottiglie dell’acqua calda e mi facevano mangiare con il cucchiaino ed oggi sono qui”, aggiunge (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Totò Schillaci si racconta a Vieni da me
Totò Schillaci si racconta ai microfoni di Vieni da me nella puntata in onda oggi, venerdì 27 dicembre. L’ex calciatore che, con i suoi gol, ha scritto pagine importanti dei Mondiali di calcio del 1990 disputati in Italia, ripercorre le tappe più importanti della sua vita aprendo i cassetti della famosa cassettiera insieme a Caterina Balivo. Quella di Schillaci è stata una vita ricca di emozioni e di avventure calcistiche. Il suo nome è legato alle “Notti magiche” dell’Italia che, quell’anno, sfiorò il sogno di diventare campione del mondo. Grazie al pallone, Schillaci è riuscito a salvarsi la vita: «La mia infanzia è stata particolare, vivevo in un quartiere molto povero. Ci sono persone che hanno intrapreso una strada ben diversa dalla mia. Fortunatamente il mio sogno è sempre stato uno solo: diventare un calciatore. Così ho intrapreso questa strada e creduto fortemente nel mio sogno. Il calcio mi ha allontanato dalle cattive amicizie. E oggi posso dirti che dietro a tutto questo successo c’è un cammino in salita pieno di difficoltà che ho superato tutto con grande serietà», raccontava qualche anno fa ai microfoni del portale Gioco pulito.
Totò Schillaci: “ad un certo punto, spenti i riflettori sportivi…”
Dopo aver scritto pagine importanti del calcio italiano, Totò Schillaci ha trovato un posto nel mondo dello spettacolo. Riuscire, però, a trovare il proprio spazio essendo soprattutto un personaggio sportivo non è stato facile per Schillaci che, essendo una persona schiva e riservata, ha fatto fatica ad accettare che la propria vita privata finisse sui giornali. “Ad un certo punto della mia vita, spenti i riflettori sportivi, mi ero chiuso dentro e non volevo fare più niente perché fondamentalmente ho un carattere molto timido. Poi un bel giorno, mi sono guardato allo specchio e ho capito che uno come me, che ha fatto qualcosa nella vita, che ha anche scritto un po’ di storia di calcio, non doveva chiudersi dentro. Da lì è iniziata la mia avventura nel mondo dello spettacolo. Ho fatto un po’ di tv: dai reality a qualche film, alla fiction “Squadra antimafia”. Fare televisione mi diverte e mi dà l’opportunità di stare soprattutto in mezzo alla gente, visitando spesso posti che riuscivo a vedere solo da calciatore“, raccontava a Gioco pulito l’ex calciatore.