Totti vola in Russia, la cerimonia del Premio Internazionale RB
In questi giorni è tornato al centro delle polemiche uno dei più grandi calciatori di sempre del nostro paese nonché uno dei più amati e rispettati dai tifosi di tutte le maglie, Francesco Totti vola in Russia per la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale RB, organizzato dal sito di scommesse russo Bookmaker Ratings previsto per l’8 aprile, e questa sua decisione sembra non essere gradita dai fan del Pupone che preferirebbero rifiutasse la partecipazione come ospite per prendere una posizione contro la guerra in Ucraina. Il premio è istituito dal 2018 e negli anni ha visto la partecipazione di grandi campioni come Alessandro Del Piero e Luis Figo.
L’annuncio della presenza di Totti all’evento è già stato dato da qualche tempo e in maniera definitiva tanto che l’organizzazione ha messo in giro per la città di Mosca cartelloni pubblicitari con l’immagine dell’ex capitano della Roma con una frase in russo che recita, “L’imperatore sta tornando alla terza Roma”, soprannome della capitale Russa usato ai tempi dello Zar. In particolare le richieste dei tifosi sono di non partecipare per non contribuire alla rottura dell’isolamento internazionale che i paesi europei hanno cercato di imporre dall’inizio della guerra.
Totti vola in Russia, diventa un caso nazionale!
Totti vola in Russia però semplicemente come invitato all’evento e per sponsorizzare la sua immagine, un po’ fuori dai giri del calcio negli ultimi anni, inoltre aveva già partecipato all’evento nel 2021, prima dell’inizio della guerra ma sempre in un momento di forte critica nei confronti del governo di Putin, che attuava politiche che limitavano i diritti delle persone facenti parte della comunità LGBTQ+ e appoggiava le repubbliche separatiste dell’Ucraina dell’Est. La richiesta dei tifosi di Totti poi è di non essere parte di quel processo di sport washing che molti regimi mettono in atto negli ultimi anni.
Questa accusa era stata fatta alla Russia già nell’ospitare i Mondiali nel 2018 e lo stesso è sembrato per molti l’obiettivo del Qatar e dell’Arabia Saudita con i loro tentativi ospitando i Mondiali, nel 2022 e la prossima edizione del 2034, e di promozione delle loro leghe nazionali, Saudi Pro League su tutte. A criticare Totti poi non sono stati solo i tifosi che più l’hanno amato ma anche figure pubbliche come Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa in quanto esempio di gentilezza e cuore, valori che non possono essere associati al regime russo.