Per le Tracce Maturità 2025 prima prova – l’elaborato scritto d’italiano – Gabriele D’Annunzio rimane il grande favorito, nonostante la sua assenza dalle tracce ufficiali degli ultimi anni: secondo un sondaggio di Skuola.net su un migliaio di studenti, il poeta è indicato dal 35% degli studenti, convinti che quest’anno possa essere scelto dopo il fugace accenno nella prova integrativa del 2023; a seguire, nella classifica degli autori più gettonati, citiamo Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti – anche se già proposti nel 2024, un dettaglio che ne riduce le possibilità – mentre risalgono posizioni Italo Svevo (assente dal 2009) e Italo Calvino, di cui ricorre il 40esimo anniversario dalla morte.
Le Tracce Maturità 2025 prima prova potrebbero dunque riservare sorprese legate a temi storici e anniversari: Primo Levi è in ascesa per gli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz e spuntano tracce attuali come il futuro della Chiesa dopo la morte di Papa Francesco (entrato nei pronostici per la prima volta) ma non mancano riferimenti all’Unione Europea, in occasione dei 75 anni dalla Dichiarazione Schuman.
Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, ha spiegato che in media c’è una traccia sull’Europa ogni due anni e che, dopo Mazzini nel 2023, il 2025 potrebbe essere il momento giusto, intanto, il tema sull’intelligenza artificiale si conferma un topic ricorrente con il 28% degli studenti che lo ritengono quasi certo, mentre la violenza di genere e le crisi geopolitiche restano quotate per i loro legami con l’attualità.
Tracce Maturità 2025 prima prova: anniversari e attualità, il mix che potrebbe caratterizzare le tracce
Oltre agli autori, le Tracce Maturità 2025 prima prova potrebbero incentrarsi su eventi storici come la fine della Seconda Guerra Mondiale (80 anni) e i processi di unificazione europea, temi che si intrecciano con riflessioni sulla pace e la memoria sociale e collettiva; la morte di Papa Francesco, anche se recente, ha acceso le speculazioni su una possibile traccia riguardante il futuro della Chiesa ma, ad ogni modo, il ministero ha già selezionato i temi a marzo, quindi l’ipotesi sarebbe plausibile solo se già prevista in precedenza (considerando i tempi tecnici di preparazione).
Tra le incognite, emerge l’assenza di autori come Manzoni e Leopardi, poco probabili per via del focus post-unitario delle tracce, mentre Primo Levi guadagna consensi per il legame con gli anniversari della Shoah; gli studenti, però, sperano in temi sociali come la violenza di genere – anche alla luce del protocollo MIM-Fondazione Cecchettin – e le crisi internazionali, con un occhio alle politiche di Donald Trump sui dazi.
Le Tracce Maturità 2025 prima prova si confermano così un equilibrio tra tradizione e innovazione, con l’attesa di scoprire se D’Annunzio romperà il tabù o se prevarranno scelte più audaci, capaci di riflettere le sfide del presente.