Parlare di Trasporti e mobilità significa innanzi tutto scontrarsi con il problema del costo. Non sempre infatti è semplice valutare l’esatto valore di una scelta piuttosto che un’altra, perché i fattori in gioco sono molteplici e non sempre chiari e misurabili a priori. Nel caso della mobilità personale privata basti pensare al costo dell’assicurazione o del carburante, legati a variabili non dipendenti da noi e, spesso, motivo di variazioni tanto improvvise quanto imprevedibili.Senza tenere conto di costi difficilmente quantificabili, come il tempo che si risparmia o si perde nell’utilizzo di un mezzo di mobilità personale, sono molte le variabili che agiscono sul costo di gestione, tanto che nel valutare la spesa complessiva italiana pur a fronte di un calo nella spesa relativa all’acquisto di veicoli l’investimento complessivo per la gestione e utilizzo del parco circolante in Italia nel 2011 aumenterà.Nel corso di quest’anno gli italiani spenderanno molto meno per l’acquisto di autoveicoli, ma la spesa complessiva per comprarli e utilizzarli aumenterà di quasi il 4% portandosi a 208 miliardi, cifra pari al 13,4% del Pil. La diminuzione della spesa per l’acquisto di autoveicoli sarà nel 2011 nei confronti del 2010 di quasi 3,6 miliardi di euro, in quanto si scenderà dai 45,9 miliardi del 2010 a 42,3 miliardi. La diminuzione di questa spesa sarà però compensata più che ampiamente dalla fortissima crescita dei costi sostenuti per l’acquisto di carburanti. Per questa voce, gli italiani spenderanno ben 8,6 miliardi in più rispetto al 2010 in quanto l’esborso complessivo passerà dai 58,4 miliardi a 67 miliardi. Questi dati derivano da uno studio condotto da Econometrica, società specializzata in studi di economia, per conto di Auto Aziendali Magazine, rivista dedicata al mercato delle flotte di autoveicoli. Lo studio ha determinato il consuntivo per il 2010 della spesa per gli autoveicoli (autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus) e successivamente ha stimato la spesa per il 2011 sulla base dei dati storici già disponibili e delle previsioni per i restanti mesi dell’anno.Uno degli aspetti più sconcertanti che scaturiscono dallo studio è costituito dal fatto che il forte aumento della spesa per i carburanti nel 2011 è dovuto interamente alla eccezionale dinamica dei prezzi alla pompa, mentre i consumi dei carburanti sono stati in calo.
Interessante è esaminare quanto hanno inciso le singoli voci di spesa nel determinare l’onere complessivo a carico degli italiani nel corso del 2011. Come si è già detto, la spesa complessiva che si sosterrà quest’anno per i carburanti ammonterà a 67 miliardi, con una crescita sul 2010 del 14,7%. Molto distanziata la spesa per l’acquisto di autoveicoli che con 42,3 miliardi fa registrare un calo del 7,75% sul 2010. La terza voce per importanza è quella relativa alla manutenzione e alle riparazioni. Ben 38,1 miliardi (+2,5% sul 2010) se ne vanno verso le officine e i produttori di ricambi. Tutt’altro che trascurabile è tuttavia anche la spesa per l’assicurazione rc, le cui tariffe come ben noto hanno raggiunto livelli tanto elevati da non avere eguali nel mondo. Si tratta di ben 21,5 miliardi (+ 3% sul 2010) che escono dalla tasche degli automobilisti per andare a impinguare le casse delle compagnie di assicurazione. Meno della metà di quella per l’assicurazione vale la spesa per i pneumatici. Si tratta infatti di ‘soli’ 10,4 miliardi (+2,7% sul 2010). Venendo alle voci minori, i pedaggi autostradali assorbono 7 miliardi, il bollo auto 6,7, i lubrificanti 4,2, e le assicurazioni incendio e furto 3,4. Il totale di tutte queste cifre fa 208,4 miliardi, più di un settimo del Pil.
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