LA DIFESA DI TRAVAGLIO A DONALD TRUMP
Le leggi e le istituzioni internazionali non vengono rispettate più, a partire dagli Stati Uniti, secondo Lilli Gruber, che la definisce una “cosa inquietante per tutti“, perché se vince la legge del più forte, gli altri non contano nulla. Per la giornalista e conduttrice di Otto e Mezzo, gli organismi internazionali sono importanti per i paletti fissati. Una analisi che il collega Marco Travaglio però non condivide affatto, non attribuendo all’attuale presidente Usa Donald Trump colpe che non ha, visto che non era in carica quando sono scoppiate le guerre in Ucraina e a Gaza.
“Non solo queste due guerre, scoppiate prima che arrivasse Trump, sono colpa sua, ma da quando c’è lui non si rispettano più le leggi internazionali, mentre prima lo si faceva“, ha esordito nella sua replica il direttore del Fatto Quotidiano, che al solito ha preferito usare l’arma del sarcasmo per contestare quanto gli veniva fatto osservare. Ma non si è limitato a questo, perché Travaglio ha portato anche degli esempi nel dibattito per dimostrare la veridicità del suo ragionamento.
L’IPOCRISIA DELL’OCCIDENTE
“Noi quale legge internazionale abbiamo rispettato quando contro l’Onu abbiamo bombardato Belgrado per 78 giorni? Che leggi internazionali abbiamo rispettato quando abbiamo riconosciuto la secessione del Kosovo contro una risoluzione Onu che diceva che doveva restare serbo“, ha incalzato Marco Travaglio nella puntata di lunedì di Otto e Mezzo. Ma ha citato anche gli attacchi occidentali ad Afghanistan e Iraq, “due Paesi sovrani che non c’entravano niente con l’attacco alle Torri Gemelle“, così come i bombardamenti in Libia contro il volere delle Nazioni Unite.
Secondo il giornalista, ciò che è stato fatto in passato è “creare dei precedenti che hanno legittimato ex post quello che ha fatto Putin” che, secondo Travaglio, “ha fatto in piccolo in Ucraina quello che abbiamo fatto noi in grande“. Per il direttore del Fatto Quotidiano non è mai esistito in realtà il diritto internazionale. Per quanto riguarda le zone di influenza, “gli americani le hanno sempre pretese, trattando Centro e Sud America come se fosse roba loro, facendo lo stesso anche con Ucraina e Georgia“.
I PREDECESSORI DI TRUMP
Per Marco Travaglio, il presidente Usa Donald Trump ha avuto la sfortuna di ereditare guerre avviate dai predecessori e perse. Questo è il caso dell’Afghanistan, ad esempio. “Adesso eredita altre due guerre, scoppiate quando lui non c’era, e le sta risolvendo male perché non è un fine negoziatore, non è Kissinger. Il compito di chiudere queste guerre non se l’è assunto chi lo ha preceduto, lasciandole incancrenire“.
Di fatto, per il giornalista Trump sta provando a fare ciò che i suoi predecessori non hanno fatto. In merito ai negoziati a Riyad tra Usa, Russia ed Ucraina, ha quindi aggiunto: “Questo negoziato lo giudicheremo quando arriveremo al dunque, ora siamo alle fasi preliminari. Gli ucraini si sono fatti un decreto per non trattare con i russi“.