Tremonti: “delega fiscale oltre Legislatura”/ “Riforma catasto, grave ignorare mutui”

- Niccolò Magnani

Giulio Tremonti decostruisce legge fiscale e riforma del catasto: “delega forse oltre questa Legislatura, ma così è eccessivo. Errore ignorare i mutui”

giulio tremonti Giulio Tremonti (LaPresse)

«La legge delega alla riforma fiscale va oltre a questa legislatura»: così Giulio Tremonti ieri intervenuto a “L’Ospite” su Sky Tg24. Per il Presidente di Aspen Institute ed ex Ministro dell’Economia sotto il governo Berlusconi, il tema del fisco è il vero punto focale del presente e futuro di questo Paese: le discussioni molto accese degli scorsi giorni in merito alla delega fiscale e alla riforma del catasto, nonostante il sereno ripiombato tra Lega e Palazzo Chigi nel Governo, non si fermeranno certo in questo inizio di caldo autunno politico.

Occorre riformare il fisco non tanto con singoli provvedimenti, ma con un “pensiero di sistema” sulla scia dei due precedenti tentativi fatti nel 1994 e poi nel secondo Governo Berlusconi: «Una riforma fiscale la fai per migliorare e per ridurre», spiega Tremonti al canale all news di Sky. «La legge delega sul fisco c’è sempre stata ed è giusto ci sia adesso, sono tempi un po’ lunghi e forse la delega che va oltre la vita di questa legislatura, forse ancora oltre la prossima, ecco forse questo è un po’ eccessivo».

IL PROBLEMA DELLA RIFORMA DEL CATASTO

Per l’ex Ministro del MEF all’interno del nodo fiscale non può non essere dirimente l’approccio sulla riforma del catasto: «c’è un punto che non si è notato abbastanza», sottolinea ancora Giulio Tremonti a Sky Tg24, «La riforma del sistema è stata chiesta dall’Europa, rinviata al 2026, ma c’è un punto essenziale: le case molti italiani ce le hanno con il mutuo». Ad oggi il sistema bancario ha presto agli italiani circa 300 miliardi di mutui, dunque non si può pensare di aggiustare le tasse «senza considerare il debito che ciascun padrone di casa ha con la banca. Ignorando il debito, cioè ignorando il mutuo, si fa un errore enorme e anche secondo me una grande ingiustizia». Per tutti questi motivi, Tremonti conclude come l’indirizzo della nuova riforma catastale ignorando che il sistema bancario ha dato in questo momento agli italiani proprietari di casa 300 miliardi «è una variabile non indipendente del sistema fiscale».







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