«C’è l’abisso tra la Repubblica italiana e quello che è adesso». La bocciatura alla politica arriva da Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia nell’era Berlusconi, ora presidente dell’Aspen Institute Italia. Intervenuto in collegamento con “Stasera Italia”, ha espresso il suo parere durissimo sull’involuzione democratica del nostro Paese. «Sentivo parlare di Parlamento, governo e decisioni. Io faccio una domanda: esiste in Europa un governo fatto in questo modo? Un Parlamento fatto in questo modo? In tutta Europa si hanno governo eletti dai cittadini che rispondono ai Parlamenti. L’Italia in questo momento è in una assoluta anomalia democratica». Ma Tremonti è andato oltre, usando anche una metafora per rendere meglio il concetto: «Se c’è uno che non ha il green pass democratico è il Parlamento, è una realtà che non si è mai vista nella storia di questo Paese e spero che non si replichi».
Durissimo l’attacco, dunque, alla classe politica italiana: «Temo che siamo un unico assoluto e credo che non sia bene per il mio Paese». Non sono mancate critiche al premier Mario Draghi. «Giuseppe Conte era illiberale e questo governo è liberale? Ai tempi di Conte non c’erano i vaccini e l’unico mezzo applicabile era il lockdown. Poi sono arrivati i vaccini, se non per merito dell’Europa. La legge consente l’obbligo e il governo deve chiarire, non giocare in modo strano, a sorteggio. Fai una legge e falla chiara».
TREMONTI TRA DERIVA DEMOCRATICA E PANDEMIA
Nel corso del suo intervento Giulio Tremonti ha dato ragione a Maurizio Landini, segretario generale della Cigl, che ha sollecitato allo stesso modo il governo. «Guardate che in Europa va molto meglio che da noi. Noi stiamo esagerando con la democrazia. Questo Paese ha bisogno di partiti responsabili e un popolo che vota, non di leggende più o meno metropolitane che girano in varie sedi in vari modi». Inoltre, ha attaccato il governo anche per come ha gestito alcune situazioni: «Credo che non sia stato responsabile da parte del governo il festone per la vittoria degli Europei di calcio, sobria e necessaria la festa al Quirinale, del tutto irresponsabile quella con il pullman». Infine, in merito alla situazione pandemica: «Non è finita, ma è ancora in corso, si sviluppa per fasi. I vaccini l’hanno rallentata, ma si sviluppano le varianti. Non sono del tutto ottimista. Alla ripresa, la curva dei vaccini sarà sopra o sotto quella dei contagi? Se quest’ultima sarà sopra sarà un disastro».