Cantiere per la riforma pensioni, Quota 102 e Assegno Unico familiare: per il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico sono tre successi da consolidare nei prossimi mesi, specie sul capitolo pensioni dove è in ballo il futuro previdenziale di questo Paese dopo la riforma Fornero.
Intervistato dal “Messagero”, il professore in quota M5s torna ad indicare la sua particolare ricetta per superare le varie “Quote” (41, 100, 102, 102), la medesima già presentata negli scorsi mesi con qualche lieve aggiustamento: «Si può anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell’assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva – osserva Tridico -. Credo che sia una soluzione accettabile anche per i sindacati». Lo stesso n.1 Inps ritiene fondamentale maneggiare con cura nei prossimi anni «l’informazione sulla sostenibilità dei sistemi previdenziali». In Italia infatti, sempre secondo Tridico, sono troppo pochi i giovani che lavorano e non riusciranno a sostenere le pensioni attuali nei prossimi anni: «Da decenni siamo inchiodati a un numero: 23 milioni di lavoratori. Bisogna accelerare su un salario minimo equo di almeno 9 euro l’ora soprattutto le categorie che fanno più fatica nel mercato del lavoro: donne e giovani. Bisogna poi rendere gratuito il riscatto della laurea».
INPS E ASSEGNO UNICO: LE PRIME DOMANDE INVIATE
Con il riscatto gratuito si potrebbe spingere diversi giovani a studiare e laurearsi contribuendo però a sostenere anche le future pensioni; da ultimo, sul fronte pensioni, il Presidente Inps ritiene necessario l’intervento del Governo nella Manovra su Quota 102, Ape Sociale e Opzione Donna, ma ora «serve una soluzione di compromesso che si basa sullo scambio tra flessibilità e ricalcolo contributivo dell’assegno». La riforma pensionistica che fungerà da “pezza” nel 2022 – la Quota 102 – secondo Pasquale Tridico «farà uscire poche migliaia di persone», così come fino ad oggi la Quota 100 «ha mandato in pensione circa 400mila persone, un numero di gran lunga inferiore alle stime iniziali». In merito all’apertura delle domande online per l’Assegno Unico universale per figli a carico, Tridico la definisce «un’operazione straordinaria ma è un punto di partenza, non di arrivo per contrastare il calo demografico del Paese». Con Banca d’Italia, spiega il numero uno dell’Inps, «è stato siglato un accordo che garantisce il pagamento tra il 15 e il 22 di marzo a quanti avranno fatto domanda entro il 28 di febbraio»; nelle prime 48 ore sono pervenute già 110mila domande, «Abbiamo predisposto un simulatore e una procedura iper-semplificata, nella quale non si chiede null’altro che il codice fiscale e che sta riscuotendo molto successo tra gli utenti. È uno dei segnali della nuova fase di rivoluzione digitale e semplificazione che l’Istituto sta portando avanti ad ogni livello».