C’era anche Massimo Moratti fra coloro che sono finiti nel mirino dell’ormai tristemente nota “truffa del finto Crosetto”. Facendo un breve recap, nelle scorse settimane numerosi imprenditori facoltosi, soprattutto di Milano, ma non solo, sono stati contattati da una persona che si spacciava per un dipendente del ministero della difesa; dopo un primo approccio il destinatario, che era poi la vittima della truffa, veniva fatto parlare con un finto Crosetto, la cui voce veniva ricostruita tramite un software per l’intelligenza artificiale che appunto riproduceva la parlata del titolare della Difesa.
A quel punto si chiedeva al malcapitato di versare una ingente somma di denaro per liberare un giornalista imprigionato all’estero, un’operazione top secret, da non rendere pubblica, con la promessa che i soldi sarebbero stati restituiti nel giro di breve tempo tramite un bonifico in partenza dalla Banca d’Italia.
TRUFFA FINTO CROSETTO, COSA E’ SUCCESSO
Ed in effetti Massimo Moratti ha riavuto quanto prestato ma non dalla Banca italiana bensì dalle forze dell’ordine. Fortunatamente, come riferisce TgCom24.it, sono stati recuperati i 980mila euro che l’ex presidente dell’Inter aveva bonificato al finto Crosetto, recuperati nell’ambito di un’operazione internazionale che ha sgominato una banda di criminali dedite alle truffe.
Quando era emersa la notizia non era chiaro se vi fosse anche Massimo Moratti fra i truffati: era certo che vi era stato un tentativo di raggiro nei confronti dell’interista, ma ora vi è la certezza che il petroliere sia stato una vittima. La truffa era andata in scena la scorsa settimana e l’imprenditore, credendo alla buona fede di chi gli stava parlando al telefono, ha versato quasi un milione di euro su un conto olandese, soldi fortunatamente rintracciati grazie all’aiuto dei carabinieri di Milano, in collaborazione con la procura meneghina.
TRUFFA FINTO CROSETTO, RECUPERATI I SOLDI DI MASSIMO MORATTI: I COMMENTI
La bella notizia è giunta anche al vero ministro Crosetto, che si è detto molto contento che Moratti abbia riavuto i suoi soldi, che gli erano stati “sotratti con l’inganno”, attraverso “la mia voce falsificata e il mio nome”. Il ministro ha quindi ringraziato i magistrati e le forze di polizia attraverso X.com per “l’ottimo lavoro” svolto. Soddisfatto prima di tutti lo stesso Moratti, che ha detto che sono stati “tutti molto bravi” aggiungendo che non era “facile ritrovare i soldi”.
L’imprenditore ha spiegato che il ministro Crosetto “ci ha messo la faccia” e lo ha avvisato fin da subito, mentre il procuratore di Milano, Viola, e i carabinieri, sono stati “di una professionalità incredibile”, grazie anche ad una denuncia immediata che ha permesso di far scattare fin da subito le indagini. “Non era semplicissimo”, risolvere la situazione ha precisato ancora Moratti. Il conto olandese su cui sono stati rinvenuti i soldi era intestato a dei cittadini stranieri e in totale Moratti aveva versato in due tranche 979.980 euro. Nel frattempo le indagini vanno avanti e sono attesi aggiornamenti su eventuali complici italiani.
TRUFFA FINTO CROSETTO, GLI ALTRI OBIETTIVI
Ad oggi Massimo Moratti sarebbe l’unica vittima accertata della truffa del finto Crosetto, ma stando a quanto riferiscono i media, i criminali avrebbero preso di mira anche altri nomi di spicco, a cominciare dalla star della moda mondiale, Giorgio Armani, ma anche la famiglia Del Vecchio, quindi Beretta, i Caprotti, e anche, Tronchetto Provera, grande amico tra l’altro di Massimo Moratti, ma nessuno di loro avrebbe pagato quanto richiesto.
Avrebbero invece sporto denuncia ai carabinieri per tentata truffa e stando a quanto scrive Today non è da escludere che a breve l’elenco di truffati o di obiettivi possa allungarsi ulteriormente. La Procura di Milano, che ha sventato il colpo restituendo il maltolto a Massimo Moratti, sta indagando per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, ma anche sostituzione di persona, visto che hanno appunto utilizzato la finta voce del ministro Crosetto per raggirare la persone.