Donald Trump ha ufficialmente accettato la nomination repubblicana. Nella serata di ieri, di fronte ad un migliaio di persone riunite nel giardino della Casa Bianca (senza mascherine e senza il rispetto delle distanze), il presidente degli Stati Uniti ha accolto la sfida con il rivale Democratico Joe Biden, in vista delle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 3 novembre. Quello del commander in chief all’indirizzo dello sfidante è stato un attacco senza esclusione di colpi, a cominciare da “L’agenda di Joe Biden – riporta l’edizione online dell’agenzia Ansa – è ‘made in China’, la mia è ‘made in Usa’”. E ancora: “Se Joe Biden sarà eletto sarà colui che distruggerà la grandezza dell’America“. Trump è quindi partito con le promesse in vista di una rielezione per un secondo mandato, a cominciare da dieci nuovi milioni di posti di lavoro in dieci mesi per risollevare gli Stati Uniti, colpiti come non lo si vedeva da anni da una durissima crisi economica causa epidemia di coronavirus. Il comandante in capo ha poi promesso il taglio delle tasse ma anche il ripristino immediato dell’ordine e della legalità nelle numerose cittadine dove sono andate in scena violente proteste nei confronti della polizia.
TRUMP ATTACCA BIDEN, LA FIGLIA IVANKA: “MIO PADRE SI BATTE PER LA GENTE COMUNE”
Trump ha quindi parlato del vaccino anti coronavirus, sicuro che arriverà entro l’anno (cosa molto complicata), ma per la maggior parte del tempo in cui ha parlato si è dedicato in particolare a colpire Joe Biden. “E’ il cavallo di Troia della sinistra estrema – ha detto ripetendo le parole rilasciate ieri dal suo vice, Mike Pence – Queste – ha aggiunto – sono le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese: ci sono due visioni, due filosofie, dovete decidere tra il sogno americano e l’agenda socialista. Il vostro voto deciderà se proteggiamo le leggi o se diamo carta bianca agli anarchici violenti, agli agitatori, ai criminali che minacciano i nostri cittadini”. Alla convention ha partecipato anche la figlia Ivanka Trump, che ha cercato di dare un’immagine del padre a molti sconosciuta: “Mio padre si batte per le famiglie, non per le elite. E’ lui che ha cambiato Washington, non viceversa. Lui e’ il difensore del buon senso, è il paladino della gente comune”.