Si è tenuta nella giornata di oggi una breve telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin incentrata (com’è facile immaginare) sulla guerra in Ucraina e sulla bollente situazione del Medio Oriente con l’obbiettivo – almeno, quello dichiarato – di gettare una serie di basi diplomatiche dalle quali si potrà riportare l’ordine e la pace nel mondo intero: si tratta della sesta telefonata tra i due dall’insediamento del tycoon, a poche settimane di distanza dalle tensioni legate al tracollo delle ultime trattative.
Per ora gli effettivi contenuti della telefonata tra Trump e Putin sono abbastanza ignoti, con il solo consigliere della politica estera del Cremlino – Yuri Ushakov – che ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni sull’argomento: riguardo alla crisi a Kiev, secondo Ushakov, il presidente russo avrebbe offerto nuovamente la sua disponibilità a “continuare il processo negoziale” per porre fine al conflitto; fermi restando, però, gli obbiettivi russi che prevedono “l’eliminazione delle cause di fondo” del conflitto.
In particolare – seppur Ushakov non le citi – si tratterebbe del controllo russi nelle regioni dell’Ucraina attualmente occupate in modo parziale e del no categorico all’accesso di Kiev nella NATO; mentre nella telefonata Trump e Putin non avrebbero parlato né delle mancate consegne di armi all’Ucraina da parte degli USA, né di un ipotetico futuro incontro di persona tra i due – pur restando l’idea, secondo Ushakov, “nell’aria”.
L’ultima parte della telefonata, poi, sarebbe stata dedicata al Medio Oriente con Putin e Trump che hanno egualmente convenuto che sia importante risolvere le tensioni – anche e soprattutto in Iran – in modo pacifico passando attraverso la via della diplomazia; mentre è rimasto parzialmente escluso il tema della Siria che – fa sapere il portavoce del Cremlino – verrà affrontato nel corso del prossimo incontro, quasi certamente telefonico.
La telefonata tra Putin e Trump: “Pragmatica e concreta, hanno molte idee in comune”
Insomma, secondo Ushakov l’incontro telefonico odierno – durato complessivamente circa un’ora – tra Putin e Trump sarebbe stato “pragmatico e concreto” con i due leader mondiali che hanno dimostrato di avere idee e opinioni molto simili tra loro; mentre secondo un’indiscrezione lanciata da Reuters nei prossimi giorni il presidente statunitense potrebbe avere un altro colloquio con l’omologo ucraino Zelensky in cui argomento principale dovrebbero essere le forniture di armi da parte degli USA.

Proprio parlando di questo argomento, l’ucraino recentemente ha precisato di continuare a contare “sul sostegno degli USA”, ricordando che oltreoceano hanno “certi messi che l’Europa non ha”; mentre parlando della telefonata odierna, Zelensky si è limitato a dire che “non so se possano avere molte idee in comune”, precisando anche che “noi siamo pronti a qualsiasi incontro” e che “in Russia decide solo Putin“, suggerendo la necessità di un non meglio precisato “vertice di più alto livello”.