Anef ha siglato il preliminare dell'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro per gli addetti degli impianti a fune
A chiusura di una stagione particolarmente soddisfacente, Anef (l’associazione nazionale degli impiantisti funiviari, aderente a Confindustria) ha siglato il preliminare dell’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro per gli addetti degli impianti a fune. Il nuovo testo (sarà sottoscritto a breve con le organizzazioni sindacali) sarà valido per i prossimi tre anni.
“È un traguardo significativo per l’intero comparto – sottolinea la presidente Valeria Ghezzi – che conferma l’impegno dell’associazione nel garantire condizioni di lavoro eque e moderne per una categoria fondamentale per l’economia di montagna”.
Gli impianti a fune rappresentano un’attività ad alta intensità di manodopera, dove i collaboratori sono una risorsa essenziale, tanto quanto la neve che contribuiscono a produrre e gestire. Non si tratta solo di tecnici e manutentori: sono il volto delle aziende funiviarie, garantendo sicurezza, accoglienza e qualità dell’esperienza sciistica. Sono loro a rendere possibile l’accesso alle vette, a curare la manutenzione degli impianti, a produrre neve e a garantire la sicurezza delle piste, un capitale umano da valorizzare e formare.
“Tuttavia – dicono gli impiantisti -, reperire personale specializzato e appassionato è sempre più difficile. Gli operatori di montagna sono professionisti altamente qualificati, capaci di affrontare condizioni climatiche estreme e tecnologie avanzate. Ecco perché il rinnovo del Ccnl rappresenta un risultato di fondamentale importanza per garantire stabilità, trasparenza e competitività alle imprese funiviarie, rafforzando il legame tra azienda e lavoratori”.
Il contratto, scaduto lo scorso 30 aprile, è stato rinnovato in tempi record, un primato tra i Ccnl italiani, a conferma della solidità del dialogo tra l’associazione e i sindacati. “Abbiamo sempre cercato di mantenere rapporti costruttivi e pragmatici con i nostri interlocutori delle OOSS – commenta Valeria Ghezzi – e questo ci ha permesso di rinnovare il contratto in modo tempestivo, nonostante le sfide del settore”.
Il nuovo accordo si distingue per due aspetti fondamentali. Miglioramento salariale: riconoscendo l’importanza del potere d’acquisto dei lavoratori, il contratto prevede adeguamenti salariali e aumenti delle erogazioni a titolo di welfare per sostenere la capacità di spesa dei lavoratori e l’attrattività del settore sotto il profilo professionale. Conciliazione vita-lavoro: previste misure concrete per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e familiare, rispondendo a una crescente richiesta da parte dei lavoratori. Questa evoluzione rappresenta un cambio di paradigma per un settore tradizionalmente maschile, aprendo nuove opportunità per una forza lavoro più inclusiva e diversificata.
Si tratta di un primo passo, ma cruciale, verso un futuro più sostenibile e inclusivo per i lavoratori degli impianti a fune – conclude Ghezzi -. L’obiettivo è migliorare le condizioni di lavoro e il clima aziendale, assicurando al contempo un servizio di alta qualità ai milioni di turisti che ogni anno scelgono le nostre montagne”.
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