Si è chiusa al TH La Thuile, tra le cime valdostane, la due giorni “Spazio Montagna. Un patrimonio da difendere, un futuro da costruire”, organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato. Un incontro che è stato un segnale forte delle nuove attenzioni che il Governo rivolge ai problemi e al futuro delle terre alte, Governo che era presente in forze al TH, con ben sei ministri. A partire da Tommaso Foti, responsabile del dicastero per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione.
“Non possiamo permetterci – ha detto – un rinvio sine die per il traforo del Monte Bianco, perché tutti coloro i quali vivono in queste aree sanno benissimo qual è la situazione. Abbiamo detto in tempi non sospetti che il raddoppio deve essere fatto. L’impegno dell’Italia c’è tutto. Auspichiamo che si convenga con noi che si tratta di una infrastruttura strategica la cui realizzazione concreta non è più rinviabile”. Un raddoppio che al momento sembra però non rientrare nella programmazione francese.
Attenzione alle terre alte vuol dire anche protezione delle loro culture, economie, residenti. “Nei prossimi giorni – ha annunciato Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera – voteremo un provvedimento utile al contrasto dello spopolamento delle zone montane, proprio perché secondo noi i residenti sono il primo presidio di custodia e cura di un territorio che altrimenti senza la prevenzione dell’uomo e senza l’incentivazione dell’attività umana rischia di essere sguarnito e non custodito”.
Emozionante il panel “Alpini d’Italia: una storia d’amore per il tricolore”. “La storia degli Alpini si intreccia con la storia d’Italia – ha detto Roberto Menia, senatore e vicepresidente della Commissione Difesa -. È il corpo più antico di montagna, creato al termine della Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1872; sono dunque più di centocinquant’anni che gli Alpini insegnano onore e valore”.
“Il legame con gli alpini si tramanda di padre in figlio come accade in molte case italiane – ha ricordato in collegamento il ministro alla Difesa Guido Crosetto -. Mio nonno prima di mio padre, poi mio padre e poi io abbiamo cercato di onorare la penna nera portata sulla testa”. “Gli Alpini insegnano a mettere il noi prima dell’io e ad aiutare il prossimo soprattutto nelle situazioni più difficili” ha aggiunto il sottosegretario Isabella Rauti.
Una situazione davvero difficile, per l’industria del turismo in montagna, è quella degli alloggi per i lavoratori. “Come si possono reperire gli addetti necessari se non si è in grado di garantire loro un’abitazione dignitosa in loco? – ha ricordato Graziano Debellini, presidente di TH Group, la catena cui fa parte il TH La Thuile che ha ospitato la due giorni -. Considerando che la maggioranza dei lavoratori di alberghi, ristoranti e servizi arriva da fuori regione, quello delle staff house diventa il problema numero uno per assicurare il buon funzionamento e la qualità nelle attività svolte. Qualità che viene raggiunta solo attraverso l’opportuna formazione del personale.
Devo ricordare, in questo senso, il nostro impegno – ha aggiunto Debellini – con la Scuola di ospitalità, che abbiamo varato con successo in collaborazione con Cassa depositi e prestiti e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Un percorso di studi professionalizzante con stages in azienda che contribuisce a fornire ai giovani le competenze oggi necessarie e le prospettive per una crescita professionale troppo a lungo negata”.
“Siamo ben coscienti di queste tematiche – ha replicato la ministra al Turismo Daniela Santanchè -, e intendiamo trattare il turismo come vero settore industriale qual è. Tanto che stiamo predisponendo un bando di 420 milioni per favorire la nascita di case per i lavoratori del comparto, magari anche con la trasformazione di strutture ricettive dismesse. E stiamo poi predisponendo risorse anche sulla formazione, perché è impossibile lasciare alla Svizzera il primato nella costruzione delle competenze per l’ospitalità”.
Altro tema affrontato nella due giorni è stato il pericolo di desertificazione. “Lo spopolamento delle aree interne – ha detto il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella – ha pesato fortemente sul calo demografico nazionale”. In proposito, il ministro per il Pnrr e la Coesione, Tommaso Foti, ha annunciato l’approvazione del Piano strategico nazionale delle Aree Interne, con una dotazione di 172 milioni di euro.
Infine, nel panel dedicato allo sport e alla montagna in vista di Milano-Cortina 2026, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha parlato dello sport come “presidio di legalità e strumento di salute pubblica”, mentre la campionessa Federica Brignone, in videocollegamento da casa dopo il grave infortunio, ricordava il proprio impegno “per l’ambiente e per la protezione della montagna”.
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