Tutela interessi finanziari Ue, Giornate di Studio alla Camera di Commercio Cosenza: "Restituire fiducia ai cittadini per farli sentire parte dell'Europa"
La tutela interessi finanziari dell’Ue passa anche attraverso la promozione di una gestione trasparente e sicura dei fondi comunitari. Su questo tema si è incentrata la due giorni di lavori ospitata dalla Camera di Commercio di Cosenza, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle principali istituzioni italiane ed europee, insieme a giuristi, accademici, esponenti dell’imprenditoria e professionisti.
L’iniziativa, di rilevanza nazionale, ha rappresentato un’importante occasione di confronto per rafforzare il dialogo e la cooperazione sulla legalità e sull’uso corretto delle risorse pubbliche europee, con particolare attenzione alla prevenzione delle frodi e alla trasparenza amministrativa.
Le due Giornate di Studio sono state patrocinate da Corte dei conti, Unioncamere, ANCI Calabria, consigli professionali degli avvocati e dei commercialisti, OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode) e Ministero per la PA.
L’iniziativa ha trasformato la Camera di Commercio di Cosenza in un vero e proprio spazio civico di dialogo tra istituzioni e territorio, contribuendo a diffondere una solida cultura della legalità economica e una cittadinanza europea più consapevole. Un passo concreto verso un’Europa più unita, trasparente e vicina ai cittadini.
TUTELA INTERESSI FINANZIARI DELL’UE CON UNA GESTIONE TRASPARENTE E SICURA
Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, nel discorso di apertura ha evidenziato come l’Europa, al pari della democrazia, vada costruita «partendo dai territori». Inoltre, ha ribadito la visione della Camera di Commercio, che deve essere uno spazio aperto e di confronto, di «democrazia partecipata, dove l’economia incontra l’etica».
Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, ha sottolineato il valore centrale del controllo quale strumento essenziale per la tutela della legalità, per lo sviluppo del Paese e per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. In questo contesto, la Corte dei Conti svolge un ruolo cruciale non solo nella gestione appropriata dei fondi pubblici, ma anche nella protezione degli interessi finanziari dell’Unione Europea. Un impegno portato avanti sia sul piano del controllo che su quello giurisdizionale, anche grazie a un solido sistema di cooperazione con le istituzioni europee, tra cui la Procura Europea, la Corte dei Conti dell’UE e l’OLAF.
Carlino ha aperto la prima delle due sessioni; l’altra è stata presieduta dal giudice Angelo Buscema della Corte costituzionale, il quale ha messo in evidenza il miglioramento dei sistemi utilizzati per i controlli e prevenire le frodi. Nel suo intervento, ha posto l’accento anche sulla necessità di riacquisire la fiducia dei cittadini europei tramite una gestione trasparente dei fondi europei: «Solo così potranno sentirsi parte dell’Europa e riconoscerla come propria».
In queste due giornate, oltre a discutere di quanto sia importante che le risorse europee vengano gestite in maniera trasparente, ci si è confrontati anche sul rafforzamento dei controlli contro le frodi e sulla necessità di riconquistare la fiducia ai cittadini dell’Ue.
CHI È INTERVENUTO NELLE DUE GIORNATE DI STUDIO
Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno, è intervenuta nella prima delle due giornate per i saluti istituzionali, ma sono intervenuti anche il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il governatore calabrese Roberto Occhiuto, il prefetto locale Rosa Maria Padovano e Antonio Repaci, vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Commercialisti.
Come anticipato, sono stati coinvolti anche autorevoli accademici, come l’ex ministro Daniele Franco e i professori Giacomo D’Amico e Fabrizio Luciani, che insegnano rispettivamente Diritto costituzionale all’Università di Messina e Diritto amministrativo all’Università della Calabria.
I saluti istituzionali della seconda giornata sono stati dati dal procuratore della Corte dei Conti calabrese Romeo Ermenegildo Palma, ma sono intervenuti anche il consigliere del Consiglio Forense Claudio Consales, il procuratore della Corte dei Conti della Valle D’Aosta Quirino Lorelli, il presidente di sezione della Corte dei Conti Carlo Chiappinelli, il procuratore delegato dell’EPPO Adriano Scudieri e il generale Bruno Bartoloni della GdF.