Prosegue la campagna di riduzione degli incidenti autostradali promossa da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia di Stato con l’imminente istallazione dei nuovissimi ‘Tutor 3.0’ su 26 differenti tratte che includono – a vario titolo, ma lo vedremo nel dettaglio più avanti – la A1, la A9, la A11, la A14 e la A27 che nelle prossime settimane saranno dotate del sistema di monitoraggio della velocità e delle effrazioni: dal conto suo, stando ai dati preliminari dei primi test svolti il Tutor 3.0 ha dimostrato un’ampia efficienza nel compito di ridurre gli incidenti, con la velocità media e quella di piccola che sono calate – rispettivamente – del 15 e del 25% sulle tratte attualmente coperte e la conseguenze diminuzione della mortalità del 65 per cento.
Partendo subito dalle novità, saranno – appunto – 26 le tratte autostradali coperte dal nuovo Tutor 3.0 partendo dalla A1 tra Milano e Napoli che sarà coperta sulle direzioni Chiusi-Monte San Savino, Castelnuovo di Porto-Settebagni (solo verso Roma) e Tevere-Fabro (verso Firenze); passando poi per la A9 Lainate-Como-Chiasso sulle direzioni Saronno-Lomazzo Nord, per la A11 Firenze-Pisa Nord sulla tratta Montecatini-Prato Est, per la A14 Bologna-Taranto sulla linea Pesaro-Rimini Sud ed – infine – per la A27 Mestre-Belluno sulla direttiva di scambio tra la A4 e la Potemontana.
Cos’è e come funziona il Tutor 3.0: tutte le novità oltre alla rivelazione della velocità media sei veicoli
Di fatto, il sistema Tutor 3.0 altro non è se non un aggiornamento delle precedenti già note – oltre che ampiamente utilizzate – versioni il cui scopo principale è quello di misurare la velocità istantanea dei veicoli in alcuni punti e di stimare la velocità media di percorrenza su determinate tratte: per farlo scatta una foto al veicolo al checkpoint di ingresso, incrociando l’orario rilevato con una secondo foto scattata al checkpoint di uscite per ottenere una media della velocità con la quale è stato compiuto il percorso.
Tuttavia, il Tutor 3.0 permette anche di rilevare altre importanti effrazioni come il trasporto di materiali pericolosi su tratte autostradali sulle quali non è consentito, il rispetto dei limiti di carico di camion e tir e gli eventuali sorpassi illeciti compiuti dai mezzi pesanti; mentre grazie all’intelligenza artificiale sarà anche in grado – non prima del 2026 – di rilevare la presenza di eventuali veicoli contromano nelle gallerie e di segnalare l’eventuale mancato rispetto degli orari di riposo dei conducenti dei veicoli pensati o dei bus civili.