Il modello 730 è lo strumento che ci permette di recuperare parte delle spese sostenute, ecco cosa puoi detrarre nel 2025
Il modello 730 del 2025 consente di detrarre numerose spese sostenute nel 2024, ma per non perdere nulla è fondamentale sapere quali voci sono ammesse e come documentarle correttamente.
Con l’arrivo della primavera torna anche il consueto appuntamento con il modello 730, la dichiarazione dei redditi utilizzata da lavoratori dipendenti e pensionati per regolare i conti con il fisco.
Un adempimento che, se affrontato con attenzione, può rivelarsi una vera opportunità per alleggerire il peso fiscale grazie alle detrazioni previste dalla normativa.
Modello 730: ecco cosa puoi detrarre nel 2025
Ogni anno le spese detraibili rappresentano una sorta di mappa del nostro stile di vita, dei bisogni affrontati e delle scelte fatte, e conoscere quali sono ammesse per l’anno in corso è fondamentale per non lasciare nulla sul tavolo.
Nel 2025, il 730 consente di portare in detrazione una lunga lista di voci, riferite a spese sostenute nel corso del 2024. Alcune di queste sono ormai note da anni, come quelle sanitarie, ma altre meritano una rispolverata, anche perché negli ultimi mesi ci sono state modifiche, proroghe e aggiornamenti che potrebbero cambiare la situazione rispetto al passato. Una delle prime cose da ricordare è che, per ottenere la detrazione, è quasi sempre obbligatorio effettuare il pagamento con strumenti tracciabili: carta, bancomat, bonifico o app. I contanti, salvo rare eccezioni, non danno diritto a sconti fiscali.
Tra le spese più rilevanti figurano naturalmente quelle mediche. Le visite specialistiche, i ticket, le analisi, i farmaci da banco acquistati in farmacia con scontrino parlante rientrano nella classica detrazione del 19% sulla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. All’interno dello stesso ambito si collocano anche le spese per dispositivi medici, cure termali, protesi e persino trattamenti psicologici, se certificati da professionisti iscritti all’albo. Anche i costi per l’assistenza a persone non autosufficienti, purché documentati e riconducibili a operatori abilitati, possono essere detratti.

Poi ci sono le spese scolastiche: dalle rette dell’asilo nido fino ai costi sostenuti per la frequenza di scuole primarie, secondarie e università. Anche qui, il limite detraibile è definito per legge e varia a seconda del livello di istruzione. Non mancano poi le detrazioni per lo sport dei ragazzi, una misura che agevola le famiglie che investono in attività fisica per i figli. Palestra, piscina, danza, purché documentate, permettono di recuperare una parte della spesa.
La casa un capitolo a parte
Il capitolo casa è sempre centrale. Chi ha sostenuto spese per ristrutturazioni edilizie, interventi di risparmio energetico o installazione di impianti fotovoltaici può usufruire delle classiche detrazioni edilizie, che continuano anche nel 2025 con alcune variazioni nei limiti di spesa e nei criteri di accesso. È ancora prevista anche la possibilità di detrarre l’affitto per studenti fuori sede, i canoni di locazione per lavoratori trasferiti e le spese per l’acquisto della prima casa in caso di mutuo, nei limiti previsti.
Un altro ambito da tenere in considerazione è quello delle polizze assicurative: quelle sulla vita, contro gli infortuni o per la tutela delle persone con disabilità sono detraibili fino a una certa soglia. Così come lo sono le erogazioni liberali a favore di enti del terzo settore, organizzazioni religiose, scuole e università. Anche le spese veterinarie, spesso dimenticate, rientrano tra quelle ammesse, purché certificate e sostenute presso professionisti autorizzati.
Non mancano, infine, alcune novità minori, che riguardano bonus e incentivi recenti, come quelli per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici, spese per strumenti musicali per studenti iscritti a conservatori e licei musicali, e anche l’ormai stabile detrazione per il bonus cultura under 18, se utilizzato per libri, cinema e teatro.
Insomma, il 730 del 2025 continua a essere uno strumento importante per recuperare parte delle spese sostenute durante l’anno precedente. Basta solo un po’ di attenzione, qualche documento ben conservato e, soprattutto, la consapevolezza che dietro ogni scontrino c’è una piccola occasione di risparmio fiscale. E in tempi come questi, ogni euro recuperato fa davvero la differenza.