Robert Bowers nel 2018 uccise 11 fedeli in una sinagoga a Pittsburgh. I giudici del Tribunale dello stato americano della Pennsylvania, come riportato dalla Bbc, lo hanno adesso riconosciuto come colpevole per quella che è la più drammatica strage antisemita della storia degli Stati Uniti. L’uomo si è sempre dichiarato innocente, ma le prove contro di lui sono risultate inequivocabili.
Nel corso del processo i pubblici ministeri hanno usufruito di ben sessanta testimoni al fine di dimostrare che il cinquantenne ha compiuto il suo attacco a causa dell’odio che nutre nei confronti degli ebrei. La difesa, da parte sua, non ha chiamato al banco nessuno e non ha negato che il suo assistito abbia effettuato l’attacco, ma ha affermato che il suo comportamento sia stato dovuto a un odio delirante per gli immigrati e a un gruppo ebreo senza scopo di lucro, non per il popolo ebraico nella sua interezza con l’obiettivo di evitare alcune accuse aggravanti.
Uccise 11 fedeli in sinagoga nel 2018: si attende la condanna negli Usa
Per Robert Bowers, l’uomo che uccise 11 fedeli ebrei in una sinagoga a Pittsburgh nel 2018, adesso si attende la condanna. Il Tribunale sta valutando l’eventualità della pena di morte. Secondo la legge federale degli Stati Uniti, affinché ciò avvenga, i pubblici ministeri devono dimostrare che l’uomo ha compiuto la strage poiché motivato dall’odio razziale o che ha tolto la vita alle sue vittime per impedire che esercitassero le loro convinzioni religiose. È ciò che ha cercato di evitare la difesa nel corso del processo federale.
In merito a questa decisione nei prossimi giorni si terrà una nuova udienza. I capi d’accusa a carico del cinquantenne sono in totale sessantatré e, sebbene il diretto interessato si sia dichiarato innocente, la giuria lo ha ritenuto colpevole per ciascuno di essi.