Emergono nuovi risvolti in merito alla 59enne Corinne Smith, che tre settimane fa aveva ucciso il marito, l’80enne Michael Baines, versandogli addosso mentre dormiva dell’acqua bollente con tre bustine di zucchero. Secondo quanto riportato nelle scorse ore dal tabloid inglese Liverpool Echo, pare che la donna abbia agito in tal modo dopo aver scoperto gli abusi del compagno nei confronti due suoi due figli. L’uomo inizialmente era stato ricoverato in condizioni gravissime con ustioni su più di un terzo del corpo, ma dopo un mese di operazioni e interventi vari è deceduto presso il Whiston Hospital, non troppo lontano da Liverpool.
Venerdì scorso la donna è stata quindi incarcerata, ma secondo l’avvocato della stessa, la pena della condanna dovrà essere ridotta per via appunto dei presunti abusi verso i figli. Secondo Mary Loram, il legale della donna arrestata, il folle gesto sarebbe da iscrivere nel reato di omicidio colposo e non volontario in quanto causato dalla perdita di controllo dovuta agli abusi che sarebbero emersi durante l’estate di un anno fa.
UCCISE IL MARITO GETTANDOGLI ADDOSSO ACQUA E ZUCCHERO: POSSIBILE UNA CONDANNA LIEVE?
Sembra che a rivelare le violenze sia stata la figlia a seguito di un viaggio a Liverpool, spiegando che sia lei quanto suo fratello sarebbero stati abusati sessualmente e ripetutamente dal signor Baines per molti anni. Il fratello si era addirittura tolto la vita nel 2007, e se gli abusi venissero confermati non è da escludere che il tragico gesto sia appunto collegato alle violenze subite.
Ecco perchè la possibile condanna iniziale a 15 anni potrebbe essere notevolmente ridotta, anche se il giudice sembrerebbe maggiormente propenso verso un’azione programmata, in quanto, scaldare dell’acqua e aggiungerci delle bustine di zucchero appare un’azione preventivata e non di istinto. Staremo a vedere come si concluderà il processo e se Corinne Smith verrà “graziata” o meno da una lunga condanna.