L’Ucraina vuole chiedere all’Unione Europea di approvare maggiori sanzioni contro la Russia, che prevedono non solo nuove misure economiche per limitare le esportazioni, e restrizioni agli acquirenti di petrolio ma anche il sequestro dei beni, fino ad un’isolamento totale di Mosca che aumenterebbe la pressione sul possibile accordo per la tregua. Tutto questo sarà illustrato, come conferma in anteprima l’agenzia Reuters, la prossima settimana, quando sarà presentato ufficialmente il “libro bianco” nel quale viene illustrato il piano di Kiev per continuare con le posizioni forti, che l’Ue dovrà mantenere anche nel caso di mancata approvazione da parte degli Stati Uniti.
Come anticipato da una fonte vicina al governo ucraino infatti, l’ipotesi più accreditata è che, alla luce del colloquio tra Trump e Putin, il presidente Usa decida di prendere più tempo prima di decidere di inasprire i blocchi, in attesa di eventuali sviluppi dei negoziati. In questo caso, il documento suggerisce all’Europa di prendere una chiara iniziativa ed andare avanti, anche senza Usa, e proseguire con la strada già intrapresa in autonomia.
Ucraina teme il ritiro degli Usa dalle sanzioni alla Russia e chiede all’Ue di continuare anche senza Trump
Il piano dell’Ucraina di inasprire le sanzioni alla Russia, inserito nel libro bianco di Kiev che verrà presentato all’Unione Europea la prossima settimana, contiene anche una critica nei confronti delle decisioni degli Stati Uniti. Per la prima volta dallo scontro Trump-Zelensky avvenuto lo scorso febbraio infatti, come confermano fonti interne del governo ucraino all’agenzia Reuters, si torna ad una posizione di disaccordo con Washington, evidenziando in particolare il possibile ritiro dall’approvazione di nuove misure e restrizioni nei confronti di Mosca, che avrebbero effetti di rallentamento della pressione da esercitare su Putin.
Per questo, l’Ue viene invitata ad agire ed assumere un ruolo guida in tal senso, a prescindere dalla volontà degli Usa, non solo rafforzando le restrizioni già esistenti ma anche approvandone altre che finora non sono state prese in considerazione come ad esempio, il sequestro dei beni e il sanzionamento di soggetti esterni che continuano ad avere rapporti commerciali con le aziende russe. Un funzionario del governo ha dichiarato: “L’Ucraina teme che l’allontanamento di Washington dal consenso occidentale sulle sanzioni possa causare esitazioni anche nell’UE, che tradizionalmente richiede il consenso per le decisioni importanti“.