Mentre qualcosa sembra iniziare a sbloccarsi in merito alla guerra in Ucraina – con il presidente USA Donald Trump che recentemente ha avviato una serie di serratissimi colloqui telefonici con Zelensky e Putin, il cui contenuto resta quasi ovviamente segretissimo -, la sezione economica di Bloomberg ha provato a stimare i costi che dovremo complessivamente sostenere noi europei per garantire una pace reale e duratura all’ormai martoriata e distrutta Ucraina: prima di vedere nel dettaglio le cifre stimate dal quotidiano economico, è interessante partire dal sottolineare che il dato sembrerebbe attestarsi attorno ai 3,1 trilioni di dollari (o 3mila miliardi, che dir si voglia) ampiamente dipendenti da ciò che verrà deciso ai tavoli delle trattative.
Facendo prima di tutto un passetto indietro, la cifra stimata da Bloomberg è largamente legata al fatto che lo stesso Trump in quest’ultimo periodo – per mezzo del suo segretario alla Difesa Pete Hegseth – ha già più volte messo in chiaro che l’UE dovrà giocare un ruolo economico centrale nel garantire la pace in Ucraina considerando il conflitto un problema prettamente europeo dato l’oceano che separa gli USA dalla Russia; il tutto con il concreto rischio di sfaldare l’Unione a causa di costi che – di fatto – sarebbero del tutto insostenibili.
Quanto costerebbe all’UE la pace in Ucraina: le stime e i calcoli di Bloomberg
Entrando ora nel merito delle stime economiche fatte da Bloomberg – e mettendo fin da subito in chiaro che si tratta, appunto, di stime che potrebbero essere ampiamente smentite dalla realtà dei fatti -, il calcolo si basa sui soldi che l’UE dovrebbe sostenere complessivamente per la ricostruzione dell’Ucraina e delle sue difese, oltre che per la mobilitazione di una forza di pace che sappia contenere le eventuali future mire espansionistiche del Cremlino: la cifra generale – dicevamo già prima – parla di più di 3mila miliardi di dollari spalmati all’incirca su dieci anni di sostegno miliare.
Nel dettaglio, tra quei fondi secondo i calcoli di Bloomberg circa 175 miliardi – variabili in base al momento in cui effettivamente si raggiungerà una pace – servirebbero alla sola ricostruzione dell’esercito dell’Ucraina, mentre altri 30 miliardi coprirebbero il costo di una forza di pace composta da 40mila soldati (che stando alle parole di Zelensky sarebbero probabilmente troppi pochi); ma – come si suol dire – a fare la parte del leone sarebbe il necessario aumento della spesa della Difesa dei 27 paesi che dovrebbero portarla al 3,5% del PIL per soddisfare le richieste di Trump, con una spesa pari a circa 2,7 trilioni di dollari da destinare solamente a questa voce per sostenere la forze armate europee, le scorte militari e la difesa dei confini.