Guerra in Ucraina, proposta di pace Usa prevede riconoscimento del controllo sulla Crimea da parte della Russia. Il piano è stato già presentato all'Ucraina
L’amministrazione Trump è pronta al riconoscimento del controllo della Crimea da parte della Russia pur di sbloccare l’accordo di pace sull’Ucraina. Questo potrebbe essere, infatti, uno dei punti chiave della proposta Usa per porre fine alla guerra. I segnali che arrivano in tal senso sono diversi e molto importanti: ne ha parlato alla CNN un funzionario americano che ha familiarità con la questione, ma vi ha fatto riferimento anche Bloomberg.
Pare che Steve Witkoff, l’inviato speciale Usa, ne abbia già parlato con gli alleati europei, facendo loro presente che il presidente Donald Trump è aperto e pronto a riconoscere la penisola sopracitata come territorio russo nell’ambito di un più ampio accordo di pace. Inoltre, la proposta americana per l’accordo prevede anche lo stop alla procedura di adesione dell’Ucraina alla NATO.
Resta da capire se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia altrettanto aperto, visto che da Kiev aveva fatto sapere di non essere disposto a discutere di territori fino al cessate il fuoco. Ma nel mirino della Russia non c’è solo la Crimea, che controlla dal 2014: lo stesso Witkoff ha fatto sapere che l’accordo di pace dipende anche da altri territori, senza fornire dettagli, ma potrebbe essersi riferito ad ampie parti delle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk, queste ultime occupate dalla Russia dopo l’invasione su larga scala avviata nel 2022.
“PROPOSTA DI PACE PRESENTATA A UCRAINA E RUSSIA”
Per ora l’Ucraina non ha commentato le indiscrezioni circolate in merito alla proposta americana e all’apertura riguardante il riconoscimento della Crimea come russa, ma quel che è noto è che si tratta di una “linea rossa” per Zelensky, il quale nei mesi scorsi ha indicato i territori occupati dai russi come “una delle questioni più difficili e delicate” dei negoziati di pace. La fonte citata dalla CNN però ha fatto sapere che la proposta americana per la fine della guerra in Ucraina prevede anche un cessate il fuoco lungo le linee del fronte del conflitto.
Pare che sia stata già discussa con gli europei e gli ucraini a Parigi e che sia stata comunicata anche alla Russia in occasione della telefonata tra il Segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Il funzionario rimasto anonimo ha riferito alla CNN che la proposta è ancora in corso di definizione, infatti è previsto che gli americani si confrontino ulteriormente con gli alleati europei e l’Ucraina la settimana prossima a Londra. Nel frattempo, l’amministrazione Trump sta organizzando un altro incontro tra Witkoff e i russi per far sì che la Russia dia il via libera.
IL GIALLO SULLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO UCRAINO
Nelle ultime ore erano state attribuite alcune dichiarazioni al ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov in merito all’apertura di Kiev alla proposta di pace di Trump. Stando a quanto riportato dal New York Post, che citava un alto funzionario dell’amministrazione Trump, il ministro ucraino avrebbe riferito ai rappresentati americani che il governo sarebbe d’accordo al 90% con il piano presentato in Francia da Rubio. Ma nelle ultime ore lo stesso Umerov è intervenuto ai microfoni di Sky News precisando che lui “non prende decisioni politiche“, quindi non può fare valutazioni in termini di percentuali.
Il ministro della Difesa ucraino ha confermato che permane un “dialogo costruttivo con i nostri partner americani e siamo pienamente impegnati a porre fine a questa guerra“, d’altra parte ha fatto presente di aver sostenuto la proposta americana per la tregua l’11 marzo, mentre la Russia l’ha respinta e continua ad attaccarli. “In queste condizioni, non è chiaro come si possa discutere o misurare in ‘percentuali’ i progressi di qualsiasi dialogo“.
L’APERTURA DI PUTIN AI COLLOQUI DI PACE
Segnali sono arrivati negli ultimi minuti da Vladimir Putin che, dopo aver annunciato la tregua di Pasqua, ha chiarito che la Russia è pronta ai colloqui di pace. Il Cremlino ha tenuto a rimarcare di accogliere positivamente gli sforzi americani per risolvere il conflitto, ma ha anche ringraziato la Cina e i paesi Brics per gli sforzi per arrivare a “una soluzione equa e pacifica” della crisi. “Siamo sempre pronti“, le parole di Putin riportate da Interfax e raccolte durante un incontro tra il presidente russo e Valery Gerasimov, il capo di Stato maggiore dell’esercito russo.